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Il detergente intimo è un cosmetico importante non solo per l’igiene ma anche per mantenere in salute la zona genitale. Per questo motivo, è necessario fare sempre attenzione al pH. Il "pH" si riferisce a quanto è acida o basica (alcalina) una soluzione a base d'acqua, misurata su una scala da 0 a 14: l’acqua pura è pari a 7, che è il valore neutro, maggiore di 7 è una soluzione basica, minore di 7 è acida.
La vagina si regola bilanciando il proprio livello di pH attraverso la relazione tra le cellule vaginali e i batteri “buoni” che ospita. Le cellule producono una sostanza chiamata glicogeno, che funge da fonte di energia per i batteri vaginali sani chiamati lattobacilli. Questi batteri utilizzano il glicogeno per produrre acido lattico che aiuta a mantenere il pH vaginale acido, con valori compresi tra 3,8 e 4,5. Questo è l’ambiente ideale per batteri vaginali sani e aiuta a prevenire la crescita di batteri nocivi, lieviti o virus. Quando il pH non è in questo intervallo regolare, potresti essere più suscettibile alla vaginosi batterica, alle infezioni da lieviti e possibilmente alle malattie sessualmente trasmissibili.
Una buona igiene è importante per la salute generale, ma non bisogna esagerare, soprattutto nella zona vaginale. Inizia indossando mutande traspiranti per prevenire l'umidità in eccesso, che può portare alla crescita eccessiva di batteri o funghi, nonché ad un aumento degli odori. Quando indossi assorbenti, esterni o tamponi, assicurati di cambiarli ogni poche ore. Questi prodotti non solo catturano il sangue e le perdite vaginali, ma ospitano i batteri e forniscono un ambiente perfetto per la loro crescita.
Bisogna evitare i saponi aggressivi e comuni, in particolare quelli antibatterici, poiché di solito hanno un pH compreso tra 9 e 10. La pelle ha un pH intorno a 5,5, quindi un bagnoschiuma adatto alla pelle potrebbe non essere sufficientemente acido per essere utilizzato vicino alla vagina (l'area intima esterna). Utilizza invece prodotti detergenti appositamente formulati per la tua area intima esterna, quindi con un pH intorno a 5, per fare il bidet. In realtà, l’esigenze della donna cambiano in base all’età ma anche al periodo in cui si trova:
Il detergente, inoltre, non deve contenere né tensioattivi aggressivi, che non rispettano la flora vaginale e assottigliano la mucosa vulvare, né profumi che sono responsabili di frequenti reazioni allergiche.
Fonte | Policlinico di Milano