
La stufa a pellet è un apparecchio simile alla stufa a legna (utilizzata per il riscaldamento di ogni tipo di ambiente), ma utilizza come combustibile solido il pellet.
Ora, non tutti conoscono cos'è il pellet. In sostanza si tratta di una piccola biomassa cilindrica, che rispetto ai combustibili fossili rappresenta un elemento estremamente innovativo, sebbene nella realtà dei fatto non sia altro che uno scarto. Il pellet, infatti, è un combustibile ecologico, anche se consiste semplicemente in segatura ricavata dalla lavorazione del legno essiccata, pressurizzata e unita assieme con la lignina, una sostanza naturale contenuta all’interno del legno stesso.
Attenzione però alle parole utilizzate. È vero il pellet è ecologico, ma solo se confrontato a tutti gli altri oggetti da combustione per il riscaldamento. Il termine che devi tenere più a mente è "combustibile". Le stufe a pellet infatti non sono ecologiche e sane per l'ambiente e di questo ce ne siamo accorti solo negli ultimi anni. Molte Regioni hanno anche normato il loro utilizzo, impedendo l'utilizzo di alcune di queste stufe e ti sto parlando di Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna. Alcune di queste stufe a pellet sono molto inquinanti e lo si può capire da una sorta di classifica che viene fatta al momento del commercio dei singoli prodotti.
Un po' come accade per altri elettrodomestici quando nell'etichetta compaiono le lettere dalla A alla F (lettere che indicano l'efficienza energetica), anche le stufe a pellet hanno una loro classificazione (ma solo per l'ambiente).
Tra le normative che il nostro Governo ha attuato in materia di green, c'è il Decreto del Ministero dell’Ambiente n. 186 del 7/11/2017 che ha introdotto un modo per differenziare le stufe e i camini che rispettano l'ambiente da quelle che non lo fanno. La classificazione distingue i riscaldamenti in base al numero di "stelle" che va da 1 a 5. Un numero maggiore di stelle indica una migliore qualità ambientale del prodotto, ossia alti rendimenti e basse emissioni. Una stufa che rispetta questi standard è quella che offre una classe ambientale pari ad almeno 4 stelle. In Veneto per esempio, in base all'Accordo di bacino padano, è possibile installare solo apparecchi con almeno 4 stelle.
Per prima cosa fai attenzione alla manutenzione. Ricordati di fare tenere sottocchio la canna fumaria e di schermare il camino, in modo tale da evitare che si diffondano particelle inquinanti in casa. Scegli prodotti di qualità che riportino una certificazione chiara per la pulizia.
Inoltre sarebbe bene tenere a mente che non dovresti mai e poi mai bruciare combustibili diversi dalla legna vergine o dal pellet certificati, poiché, oltre a produrre inquinanti, rovinano gli apparecchi. In genere il fumo che viene generato dovrebbe diventare invisibile dopo 15 minuti dall'accensione. Infatti i tronchi umidi e il carbone domestico producono molto più particolato rispetto ai tronchi secchi e ai combustibili solidi a basso tenore di zolfo, come il carbone antracite.