
C’è chi lo chiama Lilium e chi più comunemente lo conosce come giglio, ma in pratica si tratta dello stesso fiore che appartiene alla famiglia delle Liliaceae e che conta fino a un’ottantina di specie differenti, senza contare gli svariati ibridi da coltivazione.
Il Lilium è originario dell’Asia, dell'Europa e del Nord America, ed è riconoscibile per le sue grandi corolle composte da larghi petali che possono essere di diversi colori dal giallo al viola, dal rosa al rosso. Ti abbiamo già parlato in modo approfondito anche del significato simbolico del giglio, associato soprattutto alla nobiltà e alla purezza, ma legato anche ad alcune importanti figure religiose, dalla Madonna all'Arcangelo Gabriele.
Il fiore, dalla forma a tromba, più o meno allungata, è talmente bello da essere utilizzato soprattutto a scopo ornamentale: la fioritura avviene durante tutta estate, ma il bulbo deve essere piantato in autunno o in primavera. In questo modo avrà tutto il tempo necessario per estendere le sue radici in profondità nel terreno. Ricordati poi che il bulbo deve essere piantato ad una profondità che sia almeno tre volte la sua stessa altezza.
Potrebbe esserti capitato di avvistare in qualche prato dei Lilium selvatici, ma sappi che anche coltivarlo a casa, anche in vaso, non è assolutamente difficile, dato che queste piante bulbose richiedono attenzioni davvero minime. Vediamo allora i principali tipi di giglio e i punti cruciali per la coltivazione e la cura.
Probabilmente te ne sarai reso conto vedendo le immagini che mostrano i suoi fiori di tantissimi colori diversi: le specie e varietà di Lilium, infatti, sono davvero tante, anche grazie ai numerosi ibridi, che hanno aggiunto ulteriori sfumature a quelle già presenti in natura. Sarebbe quasi impossibile descriverti tutte le tipologie di giglio esistenti, ma possiamo riassumere quelle più diffuse:
Il terriccio ideale per far crescere dei bellissimi gigli è un terreno leggermente acido o neutro, che sia però anche profondo abbastanza da consentire ai bulbi di sviluppare le radici. Il terreno, inoltre, va arricchito con tutti i nutrienti necessari, quindi come concime potresti scegliere un buon stallatico stagionato.
Dato che i ristagni d'acqua rappresentano un pericolo per i bulbi, che potrebbero marcire, è consigliato aggiungere del materiale drenante al terriccio nel caso in cui il Lilium venga coltivato in vaso.
Il Lilium è una pianta dotata di grandi capacità di adattamento, in grado di sopportare anche il freddo, ma ciò non vuol dire che non abbia delle condizioni preferite. In particolare, l'ideale sarebbe collocare la pianta in una zona soleggiata ma non eccessivamente calda o, in alternativa, anche in mezz'ombra, dato che può regalare una bella fioritura anche crescendo parzialmente al fresco. È importante che la posizione scelta sia al riparo da venti troppo forti, che rischierebbero di spezzare i lunghi fusti del giglio.
Se nella maggior parte dell’anno il Lilium richiede di essere annaffiato di tanto in tanto, giusto per mantenere quell'umidità del terreno amata dalla pianta, nel periodo della fioritura, quindi in estate, dovrai annaffiarlo regolarmente, senza però eccedere con le quantità visto il rischio di ristagni, di cui ti ho già parlato. A intervalli di 10 giorni, poi, potresti pensare di aggiungere del concime all'acqua che usi per l'irrigazione.
Il momento migliore della giornata per annaffiare la pianta sono le prime ore del mattino, perché l’acqua in eccesso evapora con facilità.
Per chi coltiva un Lilium la fioritura è decisamente uno dei momenti più attesi, dato lo spettacolo colorato che questa pianta può regalare. Normalmente, la maggior parte delle specie di giglio produce fiori durante l'estate, a volte anche a partire dalla primavera, ma se le condizioni ambientali in cui cresce sono ideali sappi che il tuo Lilium potrebbe fiorire quasi tutto l'anno.
Ti avevo detto che il giglio è facile da coltivare e infatti non richiede neppure di essere potato. È sufficiente che tu tolga i fiori appassiti e le foglie secche della pianta.
Il lilium può essere coltivato anche in vaso, purché quest'ultimo abbia una profondità di almeno 40 centimetri. Posizionalo a mezz’ombra e procurati del terriccio soffice. Assicurati poi che ci sia un buon drenaggio dell’acqua con cui innaffi la pianta: per far questo aggiungi alla terra dell’argilla espansa o della sabbia.
Il nemico più acerrimo dei lilium è il coleottero Lilioceris lilii (o criocera del giglio), un insetto che vive quasi esclusivamente su questa pianta e che si nutre delle foglie del giglio, provocandone una forte debilitazione che potrebbe portare anche alla morte del fiore. Come risolvere il problema? Se i coleotteri sono pochi puoi eliminarli manualmente; diversamente, dovrai utilizzare un insetticida attivo contro i fitofagi.
Attenzione poi anche agli afidi: in questo caso, meglio agire prevenendone direttamente la comparsa, cioè assicurandoti che il terreno sia ben drenato e senza bagnare eccessivamente la pianta, per evitare il rischio di ristagni idrici.
Non sorprenderti se ti capita di vedere limacce (lumache) e chiocciole avvicinarsi alla pianta, vista la loro predilezione per i germogli ancora poco sviluppati. Per evitare le muffe, invece, dovrebbe essere sufficiente mantenere il tuo Lilium al fresco, in una zona arieggiata il giusto.
(Modificato da Alessandro Bai il 21-1-21)