Al giorno d'oggi sempre più aziende e imprese prestano attenzione alla sostenibilità non solo economica, ma anche ambientale e sociale: un segno della rinnovata sensibilità a temi cruciali oggi come la crisi climatica, ma anche una necessità, perché è dimostrato che le aziende più sostenibili siano quelle più resilienti in periodi di crisi, e che gli investimenti in questo campo stiano decollando. Bisogna prestare molta cura nel valutare l'impegno di un'azienda per rispettare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, perché il fenomeno del greenwashing è purtroppo una pratica comune, e non è tutto verde come sembra.

Gli indicatori di Kpgm-Nedcommunity

Gli indicatori da considerare sono vari. Analizzando il rapporto di Kpmg e Nedcommunity sulle dichiarazioni finanziarie di 200 aziende quotate e non quotate, il Sole 24 Ore evidenzia i due parametri a cui guardano i gestori di fondi e gli analisti finanziari: il bonus ai manager e l'integrazione nella sostenibilità nei piani industriali. Sul primo, si guarda a quanto l'ambiente e il sociale siano agganciati al bonus dei manager, se ci siano obiettivi specifici; il 74 per cento delle aziende analizzate ha definito obiettivi legati alla sostenibilità, ma l'84 per cento di queste utilizza ancora parametri di breve periodo (e solo nel 6 per cento dei casi legati a temi sociali quali il supporto alla comunità).

L'integrazione della sostenibilità direttamente nei piani industriali è un'altra condizione oggi ritenuta fondamentale per le aziende, perché dimostra che gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono una parte cruciale nelle strategie future. Nell'analisi di Kpmg-Nedcommunity sono il 45 per cento quelle ad aver realizzato l'integrazione, un dato in evidente aumento (+140 per cento sul 2017) e molte altre hanno perlomeno una strategia di sostenibilità strutturata.

I parametri di GreenTire

Una ricerca pubblicata dalla rivista scientifica GreenTire in collaborazione con la Bocconi segnala altri indicatori importanti per misurare l'attenzione di un'azienda. Ci sono il rispetto delle leggi e degli standard nazionali e internazionali (valutabile per esempio controllando le multe ricevute), la quantità di rifiuti ed emissioni generate (in tutto il processo produttivo, dal reperimento delle materie prime allo smaltimento finale), ma anche gli effetti che l'azienda produce, sia in termini di impatto ambientale, sia di sicurezza per i dipendenti (guardando agli incidenti sul lavoro) e l'inserimento dell'azienda nel contesto sociale, se migliora la qualità della vita dei suoi lavoratori e della comunità.