Insieme al vaccino contro il Coronavirus arrivano anche le fake news. È inevitabile: la disinformazione viaggia di pari passo con ogni aspetto delle nostre vite e Sars-Cov-2, come ti abbiamo già raccontato, non è rimasto escluso dal mare di notizie false e disorientanti rimbalzate tra social, televisioni e passa parola.
Le fake news sono semi super potenti che, una volta impiantati, mettono radici e germogliano a velocità incredibili. Nel caso del vaccino anti-Covid, il terreno fertile è rappresentato, in realtà, da un terreno arido. Nel senso che la carenza di una letteratura scientifica e la forte fame di informazioni e conoscenza di tutti noi, giocano purtroppo a favore di complottisti e negazionisti.
Il punto, però, è che l’informazione sbagliata e falsa, è uno degli ostacoli più grossi all’alta adesione alla campagna vaccinale in cui dobbiamo sperare per poterci liberare di questo virus.
Ecco allora che provo a raccontarti, e smentirti, le principali fake news che stanno circolando riguardo al vaccino anti-Covid.
Il grande classico, il cavallo di battaglia dei no-vax, è falso per qualsiasi tipo di vaccino ed è ovviamente falso anche quando si parla di vaccino contro il Coronavirus: nessun vaccino fa ammalare. Come per ogni vaccinazione, in seguito all’inoculazione potrebbero insorgere effetti collaterali come febbre o dolore sul punto dell’iniezione ma non sono segnali di una malattia, anzi: si tratta della risposta del sistema immunitario ai componenti del vaccino.
Il vaccino anti-Covid, quindi, non ti fa ammalare di Covid-19: quello tradizionale contiene tracce di Sars-Cov-2 ma si tratta del virus inattivo che non può quindi causare infezioni.
A proposito dei componenti del vaccino, puoi stare tranquillo. Non contiene sostanze tossiche come il mercurio o il thimerosal o nessun altro elemento che possa essere nocivo per il tuo organismo.
La mancanza di dati scientifici sta proprio qui. Se per un vaccino, di norma, servono anni di studi e sperimentazioni che danno poi forma alla letteratura, una sorta di grande libro che raccoglie a 360 gradi tutto ciò che c’è da sapere su quel farmaco, lo stesso non è avvenuto per quello anti-Covid.
È vero, il nuovo vaccino contro il Coronavirus è stato necessariamente approvato in velocità, con protocolli d’urgenza e con procedure burocratiche più snelle: ciò però non vuol dire che siano stati saltati degli step nelle sperimentazioni. Sono state coinvolte migliaia di persone negli studi e le percentuali di effetti avversi erano estremamente basse.
Falso. L’ha ribadito anche il Ministero della Salute secondo cui, per ora, non ci sono evidenze scientifiche di nessun tipo che dimostrino che il vaccino contro la tubercolosi possa fornire protezione contro il Coronavirus rendendo, di fatto, il vaccino inutile.
No, il vaccino contro il Covid-19 non sarà obbligatorio. Se ti ricordi, nei mesi scorsi, chiusi in casa per il lockdown o in estate, quando il virus sembra rallentato, ci si domandava se la vaccinazione sarebbe stata obbligatoria per tutti o solo per alcune fasce di popolazione.
Il dubbio è stato sciolto direttamente dal Ministro della Salute Roberto Speranza durante la presentazione del piano per la campagna vaccinale. Il vaccino, infatti, non sarà affatto obbligatorio e sarà invece su base volontaria: chi vorrà, lo farà. Sono state individuate, piuttosto, le categorie a cui verrà data la priorità: il personale sanitario, quello delle Rsa e i suoi residenti e gli anziani, per procedere poi nelle fasi successive a cascata con tutto il resto della popolazione.
Anche in questo caso, è stato lo stesso Ministro Speranza a chiarire e a scacciare ogni dubbio: il vaccino anti-Covid sarà completamente gratuito.
Anche gli esperti del Penn State Children's Hospital, in Pennsylvania (Usa), hanno pensato bene di stilare un primo vademecum per guidare i propri pazienti, e non solo, attraverso il mare delle fake news sul vaccino. Per questo hanno spiegato che è falsa la notizia secondo cui sarebbe meglio distanziare tra loro i vaccini ritardando quello anti-Covid fino alla fine della pandemia.
Ritardare un vaccino significa tenere aperte le possibilità di contrarre la malattia e poi, fare più vaccini contemporaneamente non diminuisce la risposta del sistema immunitario e non c'è bisogno di preoccuparsi che il corpo non possa resistere a più vaccinazioni in breve tempo.
Negli Stati Uniti la vaccinazione contro il Coronavirus è iniziata in anticipo rispetto all’Europa e quindi dagli States sono arrivate le prime fake news “importanti”. Una delle prime riguardava la presunta infertilità femminile causata dai composti. Tutto sarebbe partito dalla notizia secondo cui il vaccino sarebbe in grado di costringere l’organismo femminile ad attaccare una proteina fondamentale nello sviluppo della placenta. È ovviamente falso. Non ci sono prove che lo dimostrino, come ha spiegato il New York Times.
Ti ricordi Margaret Keenan, la 90enne inglese che è stata la prima a cui è stato somministrato il vaccino nel Regno Unito l’8 dicembre del 2020? Ecco, dopo la sua “puntura”, sui social hanno cominciato a circolare voci secondo cui il suo video fosse vecchio e quindi falso. C’erano degli screenshot di una pagina della Cnn che riportava la data del 22 ottobre 2020 e che, secondo alcuni, avrebbero dimostrato come la donna fosse, in realtà, una "crisis actor”, un’attrice responsabile di fomentare la crisi.
Si tratta, in realtà, di una fake news perché quella che si vede sul sito della Cnn altro non è che una galleria di video più recenti, dove, appunto, appare anche quello della signora Keenan.
Tiffany Dover è un’operatrice sanitaria del CHI Memorial Hospital di Chattanooga, nel Tennessee (Usa), che negli scorsi giorni ha ricevuto la somministrazione del vaccino anti-Covid fornito da Pfizer. Sui social, in breve tempo era circolato il video in cui la donna, dopo l’inoculazione, sarebbe svenuta accasciandosi a terra. Seguita poi dalla notizia che sarebbero addirittura morta proprio a causa del vaccino. La verità è che Tiffany Dover è svenuta, sì, ma non per gli ingredienti contenuti nel composto ma per la sincope vagale che la stessa infermiera era consapevole di avere. E soprattutto, oggi Tiffany Dover è viva e sta bene.
Fonti | Ministero della Salute; Penn State Children's Hospital; Cdc