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Condizionatori solo a gas naturali dal 2028, arriva la decisione dell’Unione Europea

L’Unione Europea vuole attuare una revisione del regolamento sui gas fluorurati. Stop ai sistemi di gas sintetici per condizionatori e pompe di calore in tutto il continente a partire dal 2028. Si tratta ancora di una proposta in fase negoziale con Parlamento, Consiglio e Commissione Ue che si trovano a lavoro per poterla approvare. Cosa potrebbe accadere all’Italia.
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Mattia Giangaspero 29 Maggio 2023

In casa tua non potrai più utilizzare gas refrigeranti per far funzionare il climatizzatore o la pompa di calore. La decisione arriva dall'Unione Europea e tranquillo non è stata presa per quest'estate, ma per il 2028. Si tratta di una revisione del regolamento Ue sui gas fluorurati ed è attualmente in discussione a Bruxelles.

Quali potranno essere le alternative agli F-gas?

In questo momento, dovendo pensare a uno stop dei gas fluorurati, l'unica alternativa sarebbe quella di utilizzare un refrigerante naturale e quindi il propano. La stessa Assoclima, associazione di rappresentanza dei costruttori di sistemi di climatizzazione, spiega che il settore ha come alternative agli F-gas il propano, che però è molto pericoloso, in quanto si tratta di un gas a elevata infiammabilità.

Nelle attività soggette al Codice di prevenzione incendi, l’utilizzo di refrigeranti A3, come il propano, non è ammesso e questo di fatto renderebbe impossibile l’adozione di sistemi di climatizzazione nella maggior parte delle tipologie di edifici. Per trovare quindi una soluzione più sicura ed efficace allo stesso tempo, Assoclima "pretende" che al settore venga dato più tempo e fa un appello direttamente al governo.

Quali sarebbero i costi dello stop ai gas fluorurati?

Ovviamente i costi, per installare nuovi impianti di climatizzazione, sarebbero molto alti e potrebbe accadere che il costo dei gas fluorurati possa crescere anche a livello indiretto ovvero con interventi di manutenzione. Questo perchè rimarrebbe l'unico sul mercato.

La ricaduta sull'Italia

In Italia il settore dei climatizzatori pesa lo 0.3% del Pil, ma può arrivare anche allo 0.5%. In numeri si tratta di una cifra che si aggira intorno agli 8miliardi di euro. In questo momento non si è concluso l'iter europeo per approvare il nuovo regolamento sul gas fluorurato e chissà che non si riesca a trovare una misura tampone e transitoria per capire come intervenire al meglio in futuro, senza danneggiare il comparto economico del Paese, senza danneggiare le famiglie, ma salvaguardando il più possibile l'ambiente. Il negoziato, in questo momento, è in corso tra Parlamento, Consiglio e Commissione Ue.