
Che le api vadano trattate con rispetto ormai è chiaro. Piccole, gialle e nere, fondamentali per gli ecosistemi e per la nostra stessa sopravvivenza, negli anni gli interventi a tutela di questi piccoli impollinatori sono sempre più intensi e sistematici, sebbene le loro popolazioni non facciano che diminuire in modo allarmante.
Se ti capita di imbatterti in un intero sciame in giardino o in casa, a causa di un fenomeno conosciuto come sciamatura, è giusto che tu ti chieda come muoverti, a chi rivolgerti, chi chiamare. Senza agire d’impulso o facendo di testa tua, il che metterebbe in pericolo sia te che questi preziosi insetti.
La sciamatura è un fenomeno naturale dovuto allo spostamento di una regina da un alveare, seguita da un gruppo di altre piccole operaie. Ciò avviene per fare in modo che l’alveare si riproduca, creando una nuova colonia altrove dal momento che la famiglia originaria è diventata troppo grande e necessita di maggiore spazio, ma può avvenire anche per altre ragioni.
Una volta abbandonato l’alveare d’origine, lo sciame nuovo si ferma in un punto, per alcune ore o addirittura giorni, mentre alcune api definite “esploratrici” vanno alla spasmodica ricerca di un luogo in cui sistemare definitivamente la loro famiglia. Se un’esploratrice individua un luogo che le sembra adatto, compirà una danza per segnalarlo alle sue colleghe, che la raggiungeranno per valutare esse stesse lo spazio. Solo una volta raggiunto il consenso unanime l’intero sciame si insedierà nella nuova sede, spesso tra le rocce o nell’incavo di un tronco.
Ed è proprio in questo caso che potrebbe capitarti di ritrovarti uno sciame molto vicino a una finestra o alla porta di casa, o ancora all’interno del cassone della tapparella (molto frequente), nel sottotetto o nei pressi della grondaia. Le api infatti tendono a prediligere luoghi piccoli e bui, per mettersi al riparo dai predatori.
A quel punto lo sciame potrebbe andarsene entro qualche ora per posizionarsi nella sua nuova casa, ma potrebbe anche rimanere nel luogo in cui si trova perché considerato perfetto come nuova sede. Così potrebbe essere necessario trovare un modo per rimuoverle.
La prima cosa da fare è mantenere la calma ed evitare di allarmarsi. Tieni sempre presente che le api sono animali in estinzione fondamentali per i nostri ecosistemi e il loro scopo non è fare del male alle persone. Loro pungono se si sentono minacciate o per proteggere la propria famiglia.
Quindi una cosa da non fare assolutamente è provare a togliere lo sciame in modo arbitrario e inesperto, magari compiendo gesti sbagliatissimi come lanciare pietre, colpire il gruppo con una scopa o un bastone, urlare e creare caos.
Le api, infatti, come già detto non sono aggressive, non vogliono pungerti a tutti i costi. Stanno semplicemente cercando la loro nuova casa. Se le ignorerai, loro ti ignoreranno. Anche perché prima di partire per questa ricerca hanno riempito le loro sacche melarie per avere a disposizione del nutrimento per tutta la durata del viaggio, quindi anche se volessero non potrebbero piegare l’addome per pungere. Un motivo in più per lasciarle stare.
Ma nel caso in cui sia necessario spostarle, come fare?
Considerato il fatto che le api non si possono semplicemente scacciare o uccidere dal momento che sono una specie in via di estinzione e quindi protetta, quando si ha a che fare con uno sciame di api la figura a cui rivolgersi è chi, con le api, ci lavora. Un apicoltore insomma. Che, ironia della sorte, potrebbe essere proprio il proprietario originario di quello sciame che si è separato dall’originario, fuggendo verso nuovi orizzonti.
L’apicoltore può essere chiamato da un ente pubblico, da un’associazione, dai Vigili del Fuoco o anche solo da un privato cittadino. Sarà lui a recarsi sul posto per giudicare la convenienza del recupero dello sciame, occuparsi dell’operazione ed eventualmente richiedere un rimborso spese.
Se non sai come fare per individuare l’apicoltore più vicino a te, puoi consultare la lista nazionale di recupero sciami con tutti i professionisti disponibili regione per regione e territorio per territorio. Altrimenti ti basterà rivolgerti ai Vigili del Fuoco che sono in possesso degli elenchi degli apicoltori disponibili per i recuperi e potranno agevolarti il lavoro.
I Vigili del Fuoco infatti intervengono esclusivamente se l’alveare è posizionato troppo in alto per poterlo recuperare agevolmente, supportando l’apicoltore nelle sue operazioni di recupero, oppure per contattarlo segnalandogli la situazione.
Nel caso i cui l’alveare sia appena approdato la rimozione sarà semplice e rapida. Se invece gli impollinatori hanno già iniziato a costruire il nido, l’operazione sarà più lunga e complessa. Ma nelle mani di una persona competente tutto andrà per il meglio.