Cosa insegna il libro di cucina più antico del mondo?

Il libro di cucina più antico del mondo ha quasi 4000 anni è stato scoperto da un gruppo di ricercatori dello Yale negli anni 80′ e alcune delle pagine in argilla al suo interno sono state ritrovate intatte, quindi le ricette sono leggibili.
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Mattia Giangaspero 4 Ottobre 2024

Negli anni 80′ un gruppo di ricercatori dell'Università di Yale è riuscita a ritrovare dopo una spedizione nella vecchia Mesopotamia alcune tavolette in argilla con su scritti dei geroglifici. All'inizio i ricercatori avevano attribuito un nome a questa scoperta, ovvero "Le tavolette di Yale" e queste tavolette dopo essere state codificate vennero riconosciute come delle ricette di cucina. La spedizione aveva portato alla luce quello che attualmente (2024) è riconosciuto come il libro di cucina più vecchio del mondo, visto che le tavolette risalgono al 1750 A.C., quindi a circa 4000 anni fa. 

Se ci pensi è una scoperta affascinante perché ci fa capire quali erano gli alimenti più mangiati all'epoca e soprattutto come questi venivano preparati. I geroglifici presenti sopra le tavolette sono stati tradotti dai ricercatori di Yale e un'altra cosa sorprendete che si è potuto scoprire da questa spedizione è che i sumeri dal punto di vista culinario erano più sviluppati di quanto si potesse credere.

Credit foto: DominaHistoria

Da dove arriva il libro di cucina più antico del mondo

Il libro della cucina è made in Mesopotamia (attuale Iraq) ed è stato ritrovato da un gruppo di ricercatori dell'Università dello Yale negli anni 80′. Dopo uno studio attento a livello archeologico delle tavolette di argilla ritrovate si è potuto constatare come il libro risalga al 1750 A.C.

Cosa contiene il libro di ricette più antico del mondo

All'interno del libro sono presenti almeno 20-25 ricette e la maggior parte delle ricette servivano per la preparazione di piatti a base di carne, solo alcune invece per piatti a base di verdure. Ogni ricetta elencava gli ingredienti da utilizzare e le varie fasi di preparazione del piatto, un po' come sono le ricette dei giorni nostri.

Le 3 ricette più nitide ancora ben intonse all'interno di una delle tavolette sono il "Bollito di carne, il Bollito di piccione e il Bollito rosso".

Il Bollito di carne: porro, aglio grasso di animale e acqua. Appena il tutto bolle si mette la carne dell'animale

Il Bollito rosso: serviva il grasso, la trippa e il ventre dell'animale, il porro, sale grosso, cumino e la cipolla.

Il Bollito di piccione: Il piccione veniva aperto in due e in più rispetto al bollito di carne venivano aggiunti la cipolla e il latte