
È da qualche giorno che ormai sentiamo parlare del fenomeno del "Medicane" e di come il ciclone Poppea sia divenuto proprio un Medicane (smentito da climatologi del Cnr come Giulio Betti e qua ti spieghiamo perchè) ma di cosa si tratta?
Partiamo dalla terminologia che viene utilizzata per definire questo fenomeno atmosferico presente nell'area del mediterraneo. Si tratta di una parola d'origine inglese che si struttura da due diversi termini: "MEDITERRANEAN e HURRICANE".Da queste due parole si forma lo slang Medi-cane che tradotto in italiano indica appunto"l'Uragano Mediteranneo".
In sostanza si tratta di un fenomeno atmosferico tropicale che è molto simile ai tanti cicloni che si formano negli oceani e nelle aree adiacenti al continente Americano, però ci sono alcune distinzioni che bisogna fare.
Anche qui partiamo dalle basi della formazione di un ciclone. Nel caso in cui si dovesse formare un ciclone americano, i presupposti sono:
Invece per quanto riguarda il Medicane, una ricerca pubblicata nel 2021 sulla rivista internazionale "Marine Geology" che ne ha analizzato dannosità e dinamiche di propagazione, ha confermato come la formazione è caratterizzata da una spirale con un occhio al centro.
Per la sua formazione poi è necessario un sistema di bassa pressione e il nucleo centrale, che è appunto "l'occhio" deve essere caldo. In questo modo si viene a formare una rotazione di venti e piogge torrenziali.
Ovviamente la dimensione dei cicloni nel Mediterraneo è notevolmente ridotta rispetto a quella dei cicloni oceanici o americani. Questo perchè
la superficie del Mediterraneo non è così vasta da poter, solitamente, innescare la formazione di uragani veri e propri. I venti del medicane però possono comunque essere violenti e arrivare a superare anche i 64 chilometri all'ora.
Secondo diversi studi inoltre il periodo più comune della formazione di questo evento atmosferico va dal mese di settembre al mese di gennaio. Anche qui c'è un motivo. In questo arco di tempo l’acqua del mar Mediterraneo raggiunge le temperature più elevate e, contemporaneamente, iniziano a formarsi le prime correnti di aria fredda al di sopra della sua superficie.
Ovviamente a causa della crisi climatica e quindi di conseguenza dell'aumento delle temperature del mar Mediterraneo il rischio di comparsa di questi Medicane in futuro sarà sempre maggiore.