Cos’è l’Inflation Reduction Act, l’ambizioso piano sul clima americano approvato tra critiche e interessi personali

Gli Stati Uniti d’America approvano l’Inflation Reduction Act, una legge coraggiosa con la quale Joe Biden vuole assicurarsi tre cose per lui fondamentali: recuperare il favore dei cittadini in vista delle elezioni di midterm, contrastare i cambiamenti climatici, arginare la Cina sullo sviluppo delle rinnovabili e allo stesso tempo mantenersi il favore dei proprietari degli oleodotti.
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Francesco Castagna 8 Agosto 2022

"Mi sono candidato per far sì che il governo torni a lavorare per le famiglie dei lavoratori". Così il presidente degli Stati Uniti d'America Joe Biden ha commentato al termine della giornata di ieri, domenica 7 agosto 2022, l'approvazione dell' "Inflation Reduction Act of 2022″.

Già per il suo pacchetto di spesa, 739 miliardi di dollari, si tratterebbe della legge più importante che gli Stati Uniti d'America hanno messo in campo per intervenire sul clima e sulla sanità dei cittadini americani .

Cos'è

Il provvedimento è passato al Senato degli Stati Uniti con 51 voti contro i 50 dei repubblicani che hanno votato compatti contro la misura.

A fare la differenza è stato il voto decisivo della vice-presidente Kamala Harris, arginando così l'opposizione compatta dei repubblicani, contrari alla misura perché a loro parere porterebbe a spese sconsiderate.

L'iter di approvazione però non è stato così rapido. I repubblicani hanno promesso battaglia e infatti, tramite una procedura del Senato chiamata "vote-a-rama", hanno fatto ostruzionismo proponendo un numero notevole di emendamenti alle misure di bilancio. Sono servite sedici ore di dibattito per arrivare alla votazione.

Dopo mesi di discussioni, i democratici sono riusciti a incardinare l'Inflation Reduction Act of 2022 assicurandosi l'invio alla Camera e un probabile recupero nei sondaggi in vista delle elezioni di midterm di novembre.

Oltre alla misure previste per il costo dei farmaci e l'assicurazione sanitaria dei cittadini, il disegno di legge prevede una cifra pari a 369 miliardi di dollari da investire nelle rinnovabili e per abbassare le emissioni di gas serra.

"Il tutto riducendo il deficit e facendo pagare alle aziende più ricche la loro giusta quota", afferma Joe Biden in un tweet.

In realtà la spesa iniziale da destinare agli investimenti sul clima era superiore, poi ridotta a causa dell'estenuante trattativa con il senatore democratico Joe Manchin, magnate nel settore delle aziende carbonifere e fondamentale per l'approvazione della legge.

Secondo il New York Times l'appoggio del senatore del West Virginia sarebbe arrivato in cambio non solo del sostegno all'oleodotto nel suo Stato, ma anche di concessioni ai combustibili fossili a livello nazionale.

Tra queste, Manchin ha chiesto una deroga alle trivellazioni di petrolio e gas in Alaska e nel Golfo del Messico e una clausola che estende le concessioni dei milioni di acri di terra e acqua per le rinnovabili anche ai combustibili fossili.

Cosa prevede

Esperti e consulenti della Casa Bianca hanno affermato che un provvedimento del genere ridurrebbe le emissioni di gas serra degli Stati Uniti di circa il 40%, rispetto ai livelli del 2005.

La stessa misura era stata approvata pochi giorni fa dal governo australiano. In un decennio quindi verrebbero eliminate circa 1 miliardo di tonnellate di gas serra, pari a più del doppio delle emissioni annue del Regno Unito.

In sostanza il disegno di legge prevede tutta una serie di crediti d'imposta che mirano a scatenare uno shock nella diffusione di energie rinnovabili.

Finanziamenti per intervenire sugli impianti nucleari obsoleti e mantenere in funzione tutte le fonti di energia a basse emissioni di carbonio.

Verrà introdotto un nuovo sistema di tassazione per arginare le fughe di metano e regolamentare le operazioni di petrolio e gas. Inoltre, l'intero sistema di traporto postale statunitense diventerà interamente elettrico.

È previsto inoltre uno sconto fino a 7.500 dollari per i cittadini statunitensi che vogliano acquistare un veicolo elettrico; un bonus fino a 4mila dollari per chi è interessato ad auto usate e un rimborso fino a 8mila per cambiare la pompa di calore elettrica del proprio edificio e migliorare quindi l'impianto di riscaldamento e raffreddamento. Per chi invece voglia coibentare la propria casa è previsto uno sconto di 1.600 dollari.

Per le aziende invece, proprio per contrastare la crescente ambizione della Cina di diventare leader nel commercio di energie rinnovabili, sono stati previsti incentivi pari a miliardi di dollari.

Potrà usufruirne quindi qualunque azienda che abbia intenzione di investire nei pannelli solari, turbine eoliche o cattura e stoccaggio del carbonio.

La critica dei repubblicani

Come era prevedibile, la reazione dei repubblicani è stata molto dura. Secondo il comitato nazionale repubblicano l'Inflaction act non servirà a ridurre l'inflazione ma al contrario contribuirà ad aumentarla.

La tesi è sostenuta, a detta dei repubblicani, da oltre 200 economisti. Se questo sia vero o meno lo si potrà vedere solo con il tempo. Ciò che però va detto è che un pacchetto di spesa volto a contrastare i cambiamenti climatici è sicuramente un buon punto di partenza, perché gli effetti sul lungo termine saranno più che positivi.