Cos’è lo zero termico e perché questo dato meteorologico è importante

Come facciamo a sapere a quale temperatura possiamo parlare di neve perenne? Perché ci è utile saperlo?
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Francesco Castagna 19 Luglio 2023

Si è parlato di zero termico negli ultimi giorni perché, nella giornata di martedì 18 luglio, questo dato meteorologico avrebbe sfiorato i 5000 metri di quota. Per essere più precisi, il 17 luglio lo zero termico si aggirava intorno ai 4400/4600 metri di quota, e poi è salito ulteriormente.

Questo parametro rappresenta, come spiega Arpae, "l’altitudine al di sopra della quale la temperatura dell’aria rimane sempre minore di zero". Nel primo strato dell’atmosfera (troposfera) la temperatura diminuisce salendo dal suolo verso l’alto. In questo senso, quando si parla di zero termico si indica "la prima altitudine alla quale la temperatura, passando dai valori negativi in alto a quelli positivi in basso, incontra gli zero gradi °C", spiegano i tecnici Arpae.

Perché è utile conoscere e interpretare questo parametro? Per capire quant'è la "quota neve", ovvero quella soglia entro cui le precipitazioni rimangono in uno stato nevoso o trasmutano in pioggia.

Durante la terza edizione della Carovana dei Ghiacciai di Legambiente (2022), la campagna internazionale promossa da Legambiente e CIPRA, l'associazione aveva lanciato l'allarme: i ghiacciai delle Alpi si riducono a ritmo inimmaginabile, circa 180 sono già scomparsi, lasciando il posto a detriti e rocce, segnalando come il loro arretramento avvenga per via del riscaldamento globale.

Quindi, in parole povere, il caldo che stiamo vivendo negli ultimi anni sta spostando lo zero termico verso l'alto. Sono numerose le anomalie registrate a causa del riscaldamento globale, tra queste c'è la quota dello zero termico (0° Celsius), che in sostanza segna il confine oltre il quale la neve e i ghiacciai vengono considerati "perenni".

In estate, la quota media a cui si trova lo zero termico è tra i 3200 e i 3700 metri di altezza. Oltre queste quote si dovrebbero registrare temperature sotto zero, ma purtroppo non è più così. Dieci anni fa questa quota mostrava già variazioni al di sopra dei 4mila metri. Dopo dieci anni lo zero termico, in alcune avvezioni particolarmente calde, si è spostato di quasi mille metri.

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