Da plastica scartata a protesi e arti artificiali: dividere bene per riciclare meglio

Non è la prima volta che una raccolta differenziata ben fatta va a beneficio di persone bisognose. Ora dal Galles arriva un’altra notizia che può ispirare un connubio tra ecologia e solidarietà sociale.
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Sara Polotti 13 Agosto 2023

Che il riciclo della plastica sia imprescindibile è un dato di fatto.

Che la raccolta differenziata possa essere benefica è un'altra certezza (ricordi la storia dei tappi di plastica raccolti per acquistare carrozzine a chi ne ha bisogno?).

Dal Galles arriva un'altra notizia: la plastica scartata può essere riutilizzata e diventare nuovo materiale utile alla popolazione, senza diventare uno scarto e senza inquinare ulteriormente.

Addirittura alcuni materiali possono essere recuperati per diventare arti prostetici.

Il progetto di Precious Plastic

In Galles c'è un progetto che si chiama Precious Plastic, "plastica preziosa". Come può la plastica essere preziosa? Lo è nel caso in cui diventa parte essenziale del processo di produzione di strumenti indispensabili, come gli arti prostetici. Senza sprecare e senza inquinare, ma – anzi – sfruttando la plastica che c'è già in circolazione.

Insomma: Precious Plastic. Il progetto ha base a Conwy e l'obiettivo è riciclare la plastica per farne nuovi oggetti, riducendo lo spreco (in linea con l'obiettivo del governo gallese che vuole diventare "zero waste" entro il 2050).

Non tutta la plastica si ricicla allo stesso modo

Eifion Williams, del gruppo Circular Communities Cymru, ha spiegato alla BBC che la riduzione dello spreco di plastica deve essere il primo obiettivo di ogni comunità. Anche perché il riciclo non è così semplice come pensi: non tutta la plastica è uguale e non tutta la plastica è riciclabile alla stessa maniera. Quando getti qualcosa nella differenziata, quindi, stai facendo un ottimo gesto per il pianeta, ma da lì il processo resta ancora oggi piuttosto difficoltoso.

"Esistono sette tipi di plastica", spiega Williams, "e se vengono ammassati tutti insieme è difficile districarli. Ed è anche dispendioso. Se però teniamo i polimeri separati (come già si fa con la carta e con il metallo) faremo un passo in più verso la circolarità dell'economia dei rifiuti".

Ma che c'entra questo con gli arti prostetici?

Recuperare la plastica "unwanted"

In Galles esistono diversi gruppi che, basandosi sulle informazioni che hai appena scoperto, cercano di trovare un nuovo reale uso della plastica dividendola preventivamente per riciclarla in maniera più efficiente, e trovando allo stesso tempo un nuovo uso.

Capita così che con i tappi delle bottiglie si costruiscano pareti e che altri polimeri diventino arti come braccia e gambe artificiali, trasformando semplicemente la plastica in modo più semplice e diretto.

Per ora si tratta di iniziative comunitarie e locali, ma che il governo spera si diffondano sempre di più e che possono diventare d'ispirazione per un'economia circolare più efficace.