Dagli scarti del legno all’impiego del sughero: il Salone del Mobile 2022 punta tutto sulla sostenibilità

Non potevamo non fare un salto al Salone del Mobile 2022 per osservare da vicino progetti, allestimenti e prodotti realizzati nel rispetto dell’ambiente. Sostenibilità e riciclo dei materiali sono i temi di queste 60esima edizione. Ecco cosa abbiamo visto con i nostri occhi.
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Gaia Cortese 10 Giugno 2022

Legno certificato, utilizzo di materiale riciclato, trattamenti e finiture a basso impatto, e una sempre maggiore attenzione all’uso che viene fatto delle materie prime. Alla sua 60esima edizione, il Salone del Mobile 2022 porta avanti i principi della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente, e lo fa attraverso prodotti e progetti, esempi virtuosi di un settore che accoglie la transizione ecologica in atto senza  paura di sperimentare.

La call to action "Forests Are Home"

Così mentre il brand Timberland affida all'architetto Mario Cucinella la realizzazione di Design with Nature, uno spazio nel Padiglione 15 del Salone creato per riflettere sui temi dell’economia circolare e del riuso, PEFC Italia ha presentato la collaborazione con il designer Giorgio Caporaso e ha lanciato una call to action nell’ambito della campagna Forests Are Home per invitare designer, progettisti e aziende  del settore a realizzare opere e arredi utilizzando materia prima certificata.

Al salone PEFC Italia ha voluto promuovere questa campagna insieme all’architetto e designer Giorgio Caporaso che ha realizzato un salotto sostenibile costituito da una sedia poltrona affiancata da un tavolino più basso, un altro tavolino che all’occorrenza può essere usato come sgabello e una libreria modulabile e componibile.

Come ha spiegato Francesca Dini, Responsabile Promozione PEFC Italia, "con la campagna Forest Are Home vogliamo sottolineare il legame diretto che le foreste hanno con noi e con la nostra vita quotidiana, dimostrando l'impatto a livello ambientale che possono avere i consumatori anche nella scelta degli arredi".

Con Riva 1920 i pali della laguna diventano pezzi di arredo

Nel rispetto dell’ambiente e della migliore tradizione del Made in Italy, da oltre cent’anni Riva 1920 produce arredi il cui protagonista assoluto è il legno. Al Salone del Mobile l’azienda ha esposto anche le Briccole, ossia i pali di legno che a Venezia  guidano le imbarcazioni e segnalano la bassa marea nella laguna. Dal momento che questi pali vengono  periodicamente sostituiti a causa dell’usura e della rottura, l’azienda comasca si è impegnata a trasformarli in pezzi di arredo esclusivi.

Riva 1920 ha sempre dimostrato una grande attenzione per l'ambiente, utilizzando legni di riforestazione e di riuso, oli a cere a base vegetale e collanti vinilici. Quest'anno l'azienda ha dimostrato un'ulteriore sensibilità anche nella realizzazione dello stand scegliendo di impiegare solo materiali e componenti essenziali, e limitando così al massimo l'impatto ambientale.

Legno e tappi di bottiglia riciclati per la sedia di Ondarreta

Al Salone del Mobile di Milano non manca poi il design spagnolo e in particolare quello di Ondarreta, azienda familiare con sede a Oiartzun, nella regione dei Paesi Baschi.

Il brand spagnolo presenta, in tutta la sua eleganza, la sedia Hari Polypropylene. Disponibile nei colori nero, bianco e caramello, alcune parti della sedia sono realizzate in polipropilene di legno, un materiale che mescola gli scarti del processo di produzione del legno, e in polipropilene riciclato, che incorpora polimeri postindustriali e materiale riciclato derivante dai tappi di bottiglia. Utilizzando questi composti, l’azienda spagnola si impegna a ridurre l'uso di materiali fossili vergini e la quantità di rifiuti generati durante i vari processi di produzione.

Gli sgabelli di sughero di ClassiCon

Dal legno al sughero, rimaniamo sempre nell'ambito della sostenibilità visitando lo stand di ClassiCon, brand tedesco con sede a Monaco. Qui non è possibile che il prodotto Corker passi inosservato, uno sgabello di sughero dall'iconica forma del tradizionale tappo per bottiglia da Champagne. Ma dietro la singolare forma, c'è di più.

Tutti i prodotti della serie Corker implementano un design sostenibile e sono riciclabili al 100 per cento.

Il sughero utilizzato per la produzione di Corker proviene da silvicoltura locale e sostenibile. Tutti i componenti della filiera vengono lavorati in modo da evitare del tutto gli sprechi. Gli scarti della corteccia esterna che di norma rimane inutilizzata dopo la raccolta del sughero vengono usati come combustibile per le macchine a vapore in cui il sughero viene trasformato in un solido cubo. A causa dell'elevata temperatura, il sughero mantiene anche il suo colore scuro naturale, viene infine fresato sulla caratteristica forma del tappo da champagne.