Dal trekking al canyoning, tra foreste, laghi e cipresseti: il Parco Regionale del Matese

Oltre 33mila ettari di territorio da vivere a 360° scoprendo pareti rocciose su cui arrampicarsi, fiumi dove tuffarsi e castelli medievali da visitare. Il Parco regionale del Matese è un’area protetta sorprendente, non solo per gli amanti del trekking, ma anche per chi ama i borghi intrisi di storia.
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Redazione 7 Agosto 2023

Tra la Campania e il Molise, si estende per più di 33mila ettari un’area protetta conosciuta come il Parco Regionale del Matese che si sviluppa sulle terre dell'omonimo massiccio montuoso.

Si tratta di un’area naturale che è stata istituita con la legge regionale n.33 del 1993 intitolata "Istituzione di parchi e riserve naturali in Campania", tuttavia, il parco è entrato concretamente in funzione solo nel 2002, a causa della mancata approvazione di alcune norme previste dalla suddetta legge regionale.

Il Massiccio del Matese, o più semplicemente il Matese, fa parte dell’Appennino sannita compreso tra Molise e Campania. La cima più alta del massiccio è il monte Miletto (2050 m), che partendo da Campitello Matese, offre un interessante percorso per gli amanti del trekking che consente anche la visita alla Grotta della Ciaole. Si tratta di un trekking bello, non troppo impegnativo, che si sviluppa su un percorso di poco più di 8 km e un dislivello di 732 metri,

Il monte Miletto non è certo l’unica attrazione del territorio. In tutta l’area, oltre al lago Matese si possono raggiungere anche le sponde del lago di Gallo e e del lago Letino, oltre le sponde dei fiumi Titerno e Tammaro  di uno dei due affluenti del fiume Volturno, vale a dire il fiume Lete, noto per le sue acque minerali.

Il Parco del Matese

Cosa vedere

Alle pendici occidentali del Matese, presso il fiume Sava, si trova la Cipresseta di Fontegreca, una foresta che si estende per circa 70 ettari con grandi cipressi che la contraddistinguono e la rendono unica al mondo. Da non perdere poi il borgo medievale di Prata Sannita chiamato comunemente Prata Vecchia: l'antico borgo ospita un castello da fiaba risalente al XIV secolo e che domina tutta la valle; le sue torri rivelano la funzione difensiva della struttura e aneddoti e racconti in loco possono solo che renderne più piacevole la visita.

A Cusano Mutri, tra i monti Civita di Cusano e Civita di Petraroja si possono vedere le gole di Caccaviola, il posto ideale per fare non solo trekking, ma anche canyoning e arrampicata tra le pareti rocciose.

Infine, ad appena 20 km dalla già citata località di Cusano Mutri, poco fuori dal parco del Matese, vale anche la pena di visitare il Parco del Grassano posto a San Salvatore Telesino, lungo l'omonimo fiume.

Quando andare

Il Parco regionale del Matese offre panorami e scorci suggestivi in ogni stagione dell’anno, tuttavia in inverno, a causa delle possibili precipitazioni nevose, diversi percorsi possono diventare particolarmente impegnativi. Le stagioni migliori per visitare il parco sono la primavera e l’estate, periodi dell’anno in cui si può anche decidere di passare alcune notti in una delle strutture ricettive presenti sul territorio.

Come arrivare

In auto

Se viaggi in autostrada (A1), provenendo da Nord esci a Caianello, imbocca la SP 372 "Telesina" (superstrada Caianello-Benevento), quindi esci a Dragoni/Piedimonte Matese. Se invece provieni da Sud esci a Caserta Nord e prosegui seguendo le indicazioni per Caiazzo/Piedimonte Matese.

In treno

La Ferrovia Alifana collega la stazione di Piedimonte Matese a quella di Napoli e a diversi centri della valle del medio Volturno e di Terra di Lavoro. Il viaggio da Napoli a Piedimonte Matese richiede approssimativamente 2 ore.

(Scritto da Gaia Cortese il 13-10-2021)