Dall’auto al cibo, la transizione energetica diventa circolare

Quando si parla di sostenibilità si parla soprattutto di interconnessione: ogni aspetto della nostra vita ha infatti un’impronta ecologica fin dal primo anello della filiera. Ma in un’ottica di risparmio energetico, riuso delle materie e lotta agli sprechi si può rivoluzionare qualsiasi settore industriale, si tratta di “economia circolare”.
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Ciaopeople Studios 5 Aprile 2023

Minimizzare gli sprechi e massimizzare le risorse, ecco cos'è in poche parole la nuova economia che guarda al futuro. Per troppo tempo, infatti, siamo stati abituati a pensare che il naturale declino degli oggetti fosse il loro smaltimento come rifiuti, ma non è più così e per fortuna sempre più aziende stanno ripensando il loro modo di fare industria. Ma cosa vuol dire economia circolare? I principi base di questa vera e propria filosofia sono pochi, ma se applicati risultano estremamente efficaci: si parte innanzitutto dalla progettazione, in questa fase prodotti e servizi vengono pensati per essere aggiustati, ripristinati e riutilizzati. Le risorse devono poi essere sfruttate in maniera sostenibile, con pochissimi o addirittura zero sprechi e trasformando al massimo il loro valore utilizzando energia rinnovabile e pulita. Infine, ogni materiale viene riciclato o adattato a un nuovo uso, cosìda alimentare in modo virtuoso tutta la filiera.

Nel caso dell'automotive, ad esempio, l'elettrificazione èuna perfetta sintesi tra sostenibilità e circolarita:̀ i motori elettrici si muovono all'interno di un'ecosistema dall'equilibrio fragile e prezioso, in cui tutto lavora perfettamente in sincrono. Riconsiderare l'industria dell'auto, in questo caso, significa prendersi cura di ogni aspetto della catena produttiva, perché ciascun anello si ripercuote sul successivo, e sull'ambiente circostante. Produrre auto che abbiano zero emissioni su strada ma anche negli stabilimenti è una sfida che Audi ha subito colto. Per Fabrizio Longo, Direttore Audi Italia, il futuro è racchiuso nella parola “rigenerare”.

Sempre più stabilimenti produttivi del marchio sono alimentati con pannelli fotovoltaici, hanno una politica di gestione delle acque reflue, ma soprattutto recuperano gli scarti al 95% con il riciclo dell'acciaio, e perseguono l'obiettivo di abbassare del 50% l'impronta ecologica totale.

L'auto elettrica, poi, ha in sé il valore inestimabile del silenzio: spostarsi senza produrre rumore, in modo sicuro e confortevole, ci aiuta a considerarci parte della natura stessa, in un concetto di interconnessione che è alla base della sostenibilità ambientale. Coniugare sviluppo economico e salvaguardia dell'ecosistema èquindi non solo possibile, ma sta già avvenendo. Per questo Audi sostiene e partecipa anche quest'anno a Care’s – Etichal Chef’s Days, la manifestazione dedicata al mondo dell’alta cucina e della sostenibilità, fondata da Norbert Niederkofler – chef tre Stelle Michelin, promotrice di un'economia che ha a cuore tanto il Pianeta tanto quantola possibilità di vivere esperienze esclusive in armonia con la natura.

La manifestazione è giunta quest'anno all'ottava edizione, la prima itinerante, ed è stata l'occasione per un confronto sui valori che accomunano la cucina rivoluzionaria di Cook the Mountain e la visione del progresso secondo Audi. La tappa di Brunico, infatti, ha visto Fabrizio Longo e lo chef Niederkofler passeggiare immersi tra i paesaggi dolomitici per discutere di territorio, innovazione e delle pratiche già in atto per raggiungere un futuro carbon neutral.