La mobilità elettrica si evolve ancora: sostenibilità, ma anche sicurezza e comfort

L’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie stanno ridisegnando il settore automobilistico e la parola chiave è “smart”: da un lato i veicoli saranno più autonomi e intelligenti, dall’altro le strade non saranno più semplicemente passive al traffico. Il futuro dell’e-mobility è in realtà già presente, ma quali sono i vantaggi e come funziona?
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Ciaopeople Studios 13 Luglio 2023

Se chiudiamo gli occhi e ripercorriamo la storia recente dell'automotive, possiamo subito renderci conto dell'evoluzione costante che ha caratterizzato il settore: dall'autoradio alle cinture di sicurezza, passando per il climatizzatore, l'airbag e il sistema di navigazione Gps. Le auto si sono fatte via via sempre più sicure, performanti e confortevoli, ma è solo negli ultimi anni che si è arrivati a una parola chiave che ha davvero rivoluzionato la mobilità: “smartness”. Le auto, in poche parole, stanno diventando intelligenti, ma cosa significa davvero? Non si tratta solo di tecnologie avanzate, create per andare incontro alle esigenze umane, ma si parla nello specifico di “intelligent performance”. L'obiettivo è semplificare la guida, ridurre consumi e inquinamento, e migliorare la sicurezza stradale.

Spostarci è ormai un'esigenza primaria, per questo la guida deve poter essere sostenibile per tutti: dal singolo guidatore all’intera comunità e all’ambiente. Così le auto intelligenti sono elettriche: Audi, ad esempio, dirà addio a diesel, benzina e ibride a partire dal 2026, una transizione lungimirante iniziata in tempi non sospetti e avendo in mente una nuova economia circolare. Non solo, i veicoli sono sempre più autonomi e nel prossimo futuro potranno viaggiare praticamente da soli. Non è fantascienza, ma una realtà già omologata che si basa su un mix tecnologie IoT (internet of things, cioè un sistema di oggetti interconnessi tra loro), Intelligenza Artificiale, Big Data e sensoristica avanzata: vuol dire che sono in grado di comunicare con le strade – anch'esse “smart” – quindi con l'infrastruttura stradale connessa (semafori, telecamere, stazioni meteo…) e con le altre automobili. Il risultato è un rivoluzione anche nel modo in cui abbiamo da sempre pensato alla mobilità. Città più pulite e vivibili, con meno traffico e inquinamento acustico, ma soprattutto più sicure e godibili, destinate ad essere finalmente il centro di esperienze di guida sempre più immersive a livello sensoriale, al di là della sola guida.

Il Pianeta ci sta dando segnali forti, per questo la green mobility deve rispondere altrettanto efficacemente per contrastare gli effetti negativi dell'inquinamento: nella seconda tappa del progetto video Next stop: the future – Cortina, Fabrizio Longo, direttore di Audi Italia, ha incontrato Paolo Pisani, direttore Transport Infrastructures & Logistics di AlmavivA, per parlare proprio di Intelligent Performance. Lo scenario è quello mozzafiato delle Dolomiti e qui la smart road è già una realtà: la SS 51 di Alemagna è il primo tratto in Italia a disporre di questa tecnologia avanzata. Un percorso lungo 80 km che attraversa 7 centri abitati, dotato di 336 postazioni polifunzionali e di una control room, tutto alimentato con energia rinnovabile.

Quello che unisce Audi, Cortina e AlmavivA è una visione in cui la tecnologia non sia antitetica alla natura, ma piuttosto “invisibile” nell'ambiente e accessibile a tutti, perché se la sicurezza e la sostenibilità diventano di uso comune, allora tutto il sistema potrà giovarne e autoalimentarsi. Quindi di cos'altro c'è bisogno per andare incontro al futuro? Di una normativa a livello europeo che possa standardizzare il dialogo tra le parti, trasformando velocemente le idee visionarie in concretezza. Insomma, la tecnologia c'è e il tempo per rispettare gli accordi sul clima è poco: adesso bisogna solo fare sistema per costruire insieme una mobilità sostenibile, sicura e confortevole per tutti, anche per il territorio.