
A margine della presentazione del piano RePowerEu, la Commissione Europea ha affermato che gli Stati membri potranno presentare nuovi piani di finanziamento all'Unione Europea. Questi dovranno essere pensati per sfruttare i fondi non ancora presi in prestito tra quelli già stanziati nel Recovery Fund.
Per l'Italia, devi sapere, l'occasione potrebbe essere interessante. Il nostro Paese sta infatti continuando a ragionare su come sfruttare i fondi europei stanziati per fare fronte alla pandemia e per la necessaria transizione ecologica. Proprio a questo fine, nel decreto chiamato ‘Pnrr 2‘ sono state approvate, all'inizio di maggio, diverse misure per realizzare meglio i progetti all'interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Vediamo insieme quali.
Tra le novità del decreto Pnrr 2 c'è il ‘Bonus idrogeno‘. Non dovranno da ora in poi essere pagati oneri di sistema sul consumo di energia elettrica rinnovabile, se questa sarà destinata a impianti di produzione di idrogeno. Uno sconto che vuole spingere più operatori possibili a investire in questa fonte energetica ‘green'.
Entro il 30 giugno l'Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) dovrà specificare in che modo questa esenzione sarà resa effettiva. Da segnalare poi come l’idrogeno verde sia stato escluso dall'elenco dei prodotti energetici: non si applicherà dunque la relativa accisa, a meno che non sia utilizzato come carburante in motori termici.
L'Enea diventa il referente di tutte le informazioni sugli interventi effettuati con volontà di accedere agli incentivi di Superbonus 110%, Ecobonus e Sismabonus. L'idea è di poter monitorare in maniera migliore i risparmi energetici ottenuti con gli interventi, ma anche di evitare frodi.
Sarà poi l'Enea stessa a inviare una comunicazione al Ministero della Transizione Ecologica affinché si possano valutare i risultati degli incentivi.
Il decreto prevede anche l'istituzione del Sistema nazionale prevenzione salute dai rischi ambientali e climatici (Snps).
Servirà a “migliorare e armonizzare le politiche e le strategie messe in atto dal Servizio sanitario nazionale per la prevenzione, il controllo e la cura delle malattie acute e croniche, trasmissibili e non trasmissibili, associate a rischi ambientali e climatici“, si legge nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale. L'idea è sviluppare un approccio integrato tra ambiente e salute, sulla traccia del cosiddetto metodo ‘one-health‘.
Altro elemento previsto nel Pnrr2 è la semplificazione dei procedimenti per elettrificare i porti. Come sai, si tratta di aree molto inquinanti, che serve il prima possibile rendere a impatto zero. Gli impianti dedicati a questo fine saranno dunque considerati "di pubblica utilità e caratterizzati da indifferibilità ed urgenza".
Verranno così dimezzati i tempi previsti per ogni eventuale procedimento di valutazione di impatto ambientale (Via) o di verifica di assoggettabilità in merito a simili progetti, che saranno competenza delle Regioni.