Direttiva anti greenwashing: l’Europa trova l’accordo, ecco cosa può cambiare in futuro

Nuovo accordo tra Parlamento e Consiglio Europeo contro il greenwashing. Si punta a migliorare le informazioni sulle etichette dei prodotti. Ecco di cosa si tratta.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 21 Settembre 2023

Potrebbe trattarsi di un compromesso storico quello sul greenwashing ottenuto tra il Parlamento Europeo e il Consiglio il 19 settembre 2023, visto che per la prima volta si parla di direttiva (quindi ogni Stato ha l'obbligo di recepirla per legge) che vuole vietare definitivamente le pubblicità ingannevoli.

In sostanza l'Europa punta a far assumere a tutti i produttori o commercianti delle pratiche più leali nei confronti dei consumatori al punto che questi siano correttamente informati sul prodotto che acquistano.

Si tratta di un'importante svolta anche perché verranno eliminate alcune terminologie che oramai erano entrate nel vocabolario collettivo. Ti sto parlando di: "ecologico naturale, biodegradabile, climaticamente neutro e eco".

L'intento dell'Ue è anche quello di inserire le motivazioni, le prove che portano ad associare il prodotto a un elemento ecologico. Fermo assoluto anche per le compensazioni delle emissioni generiche sull'etichetta. Si dovranno specificare schemi di certificazione approvati o stabiliti da autorità pubbliche. Una etichetta speciale sarà, poi, progettata dalla Commissione Europea per valorizzare i produttori che estendono gratuitamente la garanzia standard (che vale due anni nell’UE).

I buoni propositi ci sono tutti, adesso manca però la firma ufficiale. Per entrare in vigore, gli eurodeputati del Parlamento UE dovranno votare "sì" e questo presumibilmente potrebbe accadere nel mese di novembre, sempre 2023. Dopo l'ok definitivo allora gli Stati dovranno recepirla entro i prossimi 24 mesi.

La relatrice del provvedimento per il Parlamento Europeo, Biljana Borzan, ha così commentato l'accordo raggiunto: “Abbiamo raggiunto un accordo eccellente per i consumatori. Il 60% dei consumatori europei non sa nemmeno che tutti i prodotti sono accompagnati da una garanzia legale.  Inoltre, una nuova etichetta di garanzia estesa mostrerà chiaramente quali prodotti durano di più, così sarà più facile acquistare prodotti più durevoli. Abbiamo anche negoziato una posizione forte sull’obsolescenza precoce. Non dovremmo pubblicizzare prodotti che si guastano troppo presto. Inoltre, stiamo eliminando il caos delle dichiarazioni ambientali, che ora dovranno essere comprovate, e saranno vietate le dichiarazioni basate sulla compensazione delle emissioni”.

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.