
Torino sarà per cinque giorni la "capitale" dei Fridays for Future il prossimo agosto. Il capoluogo piemontese è stato scelto come sede del secondo meeting internazionale del movimento che si ispira agli scioperi per il clima di Greta Thunberg. La sedicenne svedese, lo possiamo dire, ha con Torino ormai un rapporto particolare. Lo scorso 27 settembre, in occasione del terzo sciopero globale per il clima, aveva dedicato alla città un post su Twitter, impressionata dalla quantità di giovani che si erano riversati in strada per manifestare. Pochi giorni fa la grande sorpresa: tornando verso la Svezia da Madrid, dove è intervenuta alla Cop25, Greta si è fermata a Torino e si è unita ai ragazzi del gruppo locale di Fridays for Future per il climate strike del 13 dicembre.
La scelta di Torino, che ha sbaragliato la concorrenza della tedesca Dresda con il 76% delle preferenze, ha anche una forte carica simbolica: è infatti una delle città più inquinate d'Europa. La prossima estate, dunque, arriveranno in Piemonte centinaia di attivisti provenienti da tutto il mondo. Alla prima edizione, tenutasi a Losanna, avevano partecipato circa 500 giovani. L'obiettivo è quello di raddoppiare almeno il numero dei partecipanti. Entusiasta della notizia anche la sindaca di Torino Chiara Appendino che in un post su Facebook ha sottolineato come il prossimo raduno internazionale dei Fridays for Future sia "un segnale importante che ancora una volta mette al centro la priorità dell'emergenza climatica, rendendo Torino megafono per tutto il mondo".