L’olio di oliva è uno degli ingredienti fondamentali della cucina mediterranea, ma conservarlo nel modo sbagliato può comprometterne qualità e sapore. Ecco tutto quello che devi sapere per preservare le proprietà organolettiche del tuo olio e gli errori più comuni da evitare.

Gli errori più comuni nella conservazione dell'olio di oliva

1. Esporlo alla luce diretta
   L’olio di oliva è sensibile alla luce, che accelera il processo di ossidazione, compromettendo il gusto e i nutrienti. Evita di lasciarlo su mensole o piani di lavoro illuminati.
2. Tenerlo vicino al calore
   Conservare l’olio vicino a fonti di calore come fornelli, forno o microonde è un grave errore. Le temperature elevate ne alterano la composizione, facendolo irrancidire più velocemente.
3. Utilizzare contenitori trasparenti
   Le bottiglie trasparenti, anche se pratiche, non proteggono l’olio dalla luce. Meglio optare per contenitori in vetro scuro o latta.
4. Lasciare il tappo aperto
   Un’esposizione prolungata all’aria ossida l’olio, deteriorandolo. Chiudi sempre bene il tappo dopo l’uso.
5. Conservarlo troppo a lungo
   Anche l’olio ha una scadenza. Se conservato per periodi lunghi, può perdere aroma e qualità. Controlla sempre l’etichetta e consuma l’olio entro il termine consigliato.
6. Metterlo in frigo
   L’olio non deve essere conservato a temperature troppo basse, poiché potrebbe solidificarsi e perdere parte delle sue caratteristiche organolettiche. La temperatura ideale è tra i 14°C e i 18°C.

Dove conservare l’olio di oliva?

Il luogo ideale è un armadietto chiuso, lontano da fonti di calore, in un ambiente fresco e asciutto. Un mobile della cucina distante dai fornelli è una buona soluzione, soprattutto se il contenitore è in vetro scuro o latta.

Errori meno noti

1. Travasare senza pulire il nuovo contenitore: residui di vecchio olio possono deteriorare il prodotto fresco.
2. Lasciare il cucchiaino sporco nell’olio: gli utensili introdotti direttamente nella bottiglia possono contaminare il contenuto.