Due incidenti fanno una prova: il 2024 non è iniziato bene per i cavalli utilizzati per attività turistiche

Due incidenti che hanno coinvolto cavalli in Italia mettono in luce le criticità dell’utilizzo di questi animali in attività turistiche. Animalisti e associazioni di tutela degli animali chiedono una regolamentazione più stringente.
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Roberto Russo 4 Gennaio 2024

Il 2024 non è iniziato bene per i cavalli. A Lucca e in Alta Badia si sono verificati due incidenti che hanno coinvolto questi animali, mettendo in luce le criticità dell'utilizzo dei cavalli in attività turistiche.

Il cavallo spaventato da un petardo a Lucca

Il primo giorno del nuovo anno è stato un giorno di paura per un cavallo e la sua proprietaria a Lucca. Il cavallo, di nome Mario, stava trainando una carrozza per turisti quando ha pestato un petardo e si è imbizzarrito (uno dei tanti problemi che pongono i botti di Capodanno).

Il quadrupede ha attraversato la piazza al galoppo, facendo schiantare il calesse e scontrandosi con un'auto. Fortunatamente, sia la conduttrice che il cavallo non hanno riportato ferite.

L'incidente ha suscitato la reazione degli animalisti, che hanno puntato il dito contro l'utilizzo dei cavalli per il turismo. Italian Horse Protection ha denunciato l'avvenuto sui social: “I cavalli, per le loro caratteristiche etologiche, non dovrebbero stare a tirare carrozze in città per il divertimento dei turisti, è una forma di sfruttamento anacronistica che non tiene in alcuna considerazione le loro esigenze primarie”.

Si chiede poi l'associazione: “Perché deve verificarsi un incidente per rendersi conto che questo ‘servizio' è anacronistico e che andrebbe abolito e sostituito con più civili mezzi meccanici, magari ecologici, per far scoprire ai turisti le bellezze delle nostre città senza sfruttare gli animali?”

I cavalli spaventati alla guida di un calesse in Alta Badia

Un altro episodio di cronaca viene dall'Alta Badia, dove due cavalli – a quanto pare imbizzarriti – mentre trainavano una carrozza sulle piste da sci hanno sfiorato un'altra carrozza che trasportava un gruppo di sciatori. L'episodio è stato ripreso da un video privato che è diventato virale sui social.

L'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) ha denunciato l'episodio per maltrattamento di animali. “I cavalli sono stati sfruttati all'inverosimile – ha dichiarato l'associazione – usati come un vero e proprio servizio taxi per trainare e trasportare gli sciatori”. Aidaa ha chiesto alla procura di Bolzano di indagare sull'episodio e di verificare se i cavalli siano stati sottoposti a un trattamento inadeguato.

È necessaria una seria presa di coscienza

I due episodi di cronaca sono un campanello d'allarme sul trattamento riservato ai cavalli in Italia. L'utilizzo dei cavalli per il turismo è una pratica che pone a rischio la sicurezza degli animali e degli esseri umani. I cavalli sono animali sensibili e facilmente spaventabili, e quando si trovano in situazioni stressanti o pericolose possono imbizzarrirsi, con conseguenze potenzialmente gravi.

È necessario che le autorità competenti intervengano per regolamentare l'utilizzo dei cavalli per il turismo, garantendo che gli animali siano trattati con rispetto e che non siano sottoposti a un carico di lavoro eccessivo.

Fonte | Ansa