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Due nuove specie di topi delicati scoperti in Australia: la biodiversità nascosta è ancora sotto i nostri occhi, per fortuna

La fauna australiana ci riserva ancora sorprese! Due nuove specie di topi delicati sono state identificate, sottolineando l’importanza di esplorare e proteggere la biodiversità nascosta.
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Roberto Russo 6 Marzo 2024

L'Australia, rinomata per la sua ricca e singolare biodiversità, ha recentemente svelato un nuovo capitolo della propria storia naturale: la scoperta di due nuove specie di topi delicati. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Molecular Ecology, ridefinisce la tassonomia di questo gruppo di roditori autoctoni, evidenziando l'importanza di una scrupolosa analisi genetica per la comprensione della biodiversità.

Le due nuove specie, identificate come topo delicato occidentale (Pseudomys pilbarensis) e topo delicato orientale (Pseudomys mimulus), si erano nascoste in bella vista per secoli, confuse con la specie conosciuta come topo delicato settentrionale (Pseudomys delicatulus).

La distinzione è stata possibile grazie all'analisi del sequenziamento genomico, combinata con dati sui tratti riproduttivi e scansioni di tomografia computerizzata ad alta risoluzione.

I topi delicati: creature fragili e preziose

La scoperta sottolinea come la biodiversità australiana, pur essendo ampiamente studiata, conservi ancora segreti inaspettati. I topi delicati, piccoli e timidi abitanti dell'Australia, sono chiamati così per la loro natura fragile e delicata (insomma: non incutono così tanta paura come molti altri topi).

Con dimensioni ridotte (dai 6 ai 10 grammi) e un comportamento schivo, questi roditori notturni svolgono un ruolo chiave nell'ecosistema australiano, controllando le popolazioni di insetti e disperdendo i semi. Il nome scientifico del genere – Pseudomys – deriva dal greco antico e significa “topo falso”: questo perché i topi delicati sono stati inizialmente classificati come appartenenti al genere Mus, che include i topi comuni.

Tuttavia, come molti altri mammiferi autoctoni, i topi delicati sono minacciati da diverse cause, tra cui la predazione da parte di gatti selvatici, la distruzione dell'habitat e le malattie introdotte. La scoperta di due nuove specie rende ancora più urgente la necessità di azioni concrete per la loro conservazione.

Assegnare un nome ufficiale alle nuove specie è un passo fondamentale per la loro tutela. Permette, infatti, di identificarle correttamente, valutare il loro stato di conservazione e indirizzare adeguatamente le risorse per la loro protezione.

Lo studio dimostra inoltre l'importanza della ricerca scientifica nel far luce sulla biodiversità nascosta e nel fornire informazioni cruciali per la gestione e la conservazione delle specie a rischio. 

Un futuro incerto per i topi delicati

I modelli climatici prevedono che, a causa del riscaldamento globale, fino al 95% dell'habitat attuale dei topi delicati potrebbe diventare inadatto entro il 2100. Questo scenario, combinato con le altre minacce esistenti, rende il futuro di questi piccoli mammiferi ancora più incerto.

La scoperta di due nuove specie di topi delicati in Australia è un monito a non sottovalutare la ricchezza e la complessità della biodiversità che ci circonda. È un invito ad approfondire la conoscenza del mondo naturale e ad adottare misure concrete per la sua protezione. Solo attraverso un impegno collettivo possiamo preservare la bellezza e la fragilità del nostro pianeta per le generazioni future.

Fonte | Speciation across biomes: Rapid diversification with reproductive isolation in the Australian delicate mice – Molecular Ecology