È morto lo stambecco che aveva mangiato una scatoletta di tonno abbandonata sulle Dolomiti

I soccorsi non sono bastati a salvare la vita dello stambecco trovato nei giorni scorsi vicino al lago Sorapis, nel comune di Cortina d’Ampezzo. L’animale è l’ennesima vittima dell’incuria dell’uomo: aveva ingerito una scatoletta di tonno arrugginita, che gli ha provocato lesioni fatali.
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Martina Alfieri 2 Settembre 2022

Da alcuni giorni circolavano in rete le immagini di un povero stambecco che aveva ingoiato una scatoletta di tonno arrugginita nel Parco delle Dolomiti d’Ampezzo, e tutti speravano che, grazie ai soccorsi, la sua storia potesse terminare con un lieto fine. Purtroppo, però, è arrivata la notizia che l’animale non ce l’ha fatta.

Lo stambecco era stato avvistato la scorsa domenica dalle guardie del Parco, in provincia di Belluno, nei pressi del lago Sorapis; era chiaro che stesse soffrendo e sembrava facesse fatica a respirare. A quel punto si sono subito attivati i soccorsi, e l’animale è stato sedato e visitato da un veterinario che ha scoperto quale fosse il problema: aveva ingoiato una scatoletta di tonno arrugginita che, oltre a provocare delle lacerazioni, gli impediva di muovere la lingua.

La scatoletta è stata rimossa, le lesioni sono state medicate e l’animale è stato rilasciato in natura apparentemente di nuovo in salute. Poco dopo però è arrivata dall’Enpa la notizia della sua morte.

Abbiamo provato a salvarlo – ha affermato in un comunicato Marco Martini, veterinario Enpa e direttore sanitario Crfs di Treviso gestito dall’Enpa – purtroppo non sapevamo da quanti giorni era rimasto incastrato e le condizioni degli organi interni non erano prevedibili. Questi animali si tengono giustamente lontani dall’uomo e si fanno vedere solo quando si trovano in estrema difficoltà. Noi abbiamo fatto tutto il possibile e rattrista pensare che questa morte è la diretta conseguenza della maleducazione e della superficialità delle persone”.

Enpa ha poi ricordato l’importanza di essere responsabili e di portare con sé i propri rifiuti, specialmente in luoghi incontaminati come la montagna, in cui non è possibile smaltirli correttamente. Accade ancora troppo spesso che la natura venga minacciata dai rifiuti abbandonati dell’uomo, che finiscono per diventare in molti casi vere e proprie trappole per gli animali. È ormai una certezza, ad esempio, che perfino i pesci abissali mangino, scambiandole per cibo, microplastiche derivanti dai rifiuti che riempiono il mare.