E se dal riciclo dei pneumatici fuori uso ottenessimo asfalto per le strade? L’esperimento in Sicilia

L’obiettivo del progetto “Rubberap”, portato avanti dal laboratorio di strade, ferrovie e aeroporti del dipartimento di Ingegneria dell’università di Palermo, in collaborazione con il consorzio Ecopneus, è quello di trasformare i pneumatici fuori uso in polverino da reimpiegare nel ciclo di produzione dell’asfalto. Il primo test si è svolto a Santa Ninfa, in provincia di Trapani.
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Federico Turrisi 11 Marzo 2021

Che cos'è l'economia circolare? Ne senti tanto parlare, magari ti sembra un'idea astratta, ma invece è qualcosa di estremamente concreto. Significa capovolgere la prospettiva del modello lineare: considerare lo scarto una risorsa, il rifiuto una nuova materia prima da riutilizzare. Prendiamo per esempio i pneumatici fuori uso (PFU), una tipologia di rifiuto tutt'altro che innocua: bruciarli infatti sprigiona numerose sostanze tossiche. La soluzione allora si chiama riciclo. In Sicilia con il progetto "Rubberap" si mira a proprio questo: dare una seconda vita ai pneumatici fuori uso trasformandoli in polverino da riutilizzare nel ciclo di produzione dell'asfalto stradale.

Il progetto è condotto dal Laboratorio di strade, ferrovie e aeroporti del Dipartimento di Ingegneria dell'Università di Palermo, in collaborazione con Ecopneus (il consorzio per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e la destinazione finale dei pneumatici fuori uso) e vede come partners l'Universitè Gustave Eiffel e tre realtà trapanesi: la start-up innovativa Rub-Lab srl e le aziende Smacom Srl e DS Asfalti srl. Il primo test sul campo di questo speciale asfalto si è tenuto a Santa Ninfa, in provincia di Trapani, con una stesa di prova per verificare l'assenza di limitazioni operative durante le fasi di miscelazione, stesa e compattazione. E anzi la lavorabilità, l'emissione di fumi e la pulizia dei macchinari risulterebbero, a detta di operai e tecnici, addirittura migliorate rispetto agli asfalti convenzionali.

Tale tecnologia in realtà è già utilizzata all'estero, per esempio negli Stati Uniti e in alcuni Paesi Europei. In Italia, degli oltre 500 chilometri di strade realizzate con "asfalto gommato", nessuno aveva finora sperimentato il nuovo asfalto ottenuto da polverino di pneumatici fuori uso riciclati (il decreto End of Waste  per il riciclo dei vecchi pneumatici è arrivato soltanto la scorsa estate). Insomma, la strada verso una maggiore ecosostenibilità è meglio coprirla con un asfalto da materiali riciclati, seguendo un'ottica circolare.