E se in futuro puntassimo non sui reattori nucleari, ma sui reattori per mineralizzare la CO2: di cosa si tratta

La soluzione alle emissioni di carbone sembra essere sempre più l’utilizzo della tecnologia di carbon capture and storage e questa volta il passo in avanti lo fa Shangai che con la sua università ha velocizzato il processo di stoccaggio di carbonio.
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Mattia Giangaspero 25 Giugno 2024

La città di Shanghai si sta distinguendo nel campo della sostenibilità ambientale grazie a un progetto pionieristico dell'Università di Jiao Tong. Un reattore innovativo per la cattura e la mineralizzazione della CO2 promette di trasformare il panorama della gestione delle emissioni industriali. E qui chiariamo anche la scelta del titolo. Il nucleare e i reattori per mineralizzare la CO2 sono due cose diverse, perché i primi servono per produrre energia, mentre i secondi come andremo a spiegare serviranno per ridurre le emissioni di CO2.

L'Università di Jiao Tong a Shangai ha sviluppato un reattore avanzato che utilizza la cenere volante, un sottoprodotto della combustione del carbone, per mineralizzare la CO2, trasformando così un rifiuto industriale in una risorsa e riducendo le emissioni.

Questa tecnica "avant-garde" offre una soluzione sostenibile e duratura al problema pressante delle emissioni di gas serra. In sostanza si tratta della tecnologia della Carbon Capture and Storage di cui già ti abbiamo parlato 

Questo nuovo sistema permette, letteralmente, di sequestrare la CO2 quando viene prodotta dalle attività industriali, ancor prima che venga emessa nell'atmosfera. In sostanza l'obiettivo è riuscire a evitare che l'elemento inquinante entri in contatto con l'aria e si accumuli.

Dopo che il gas viene immagazzinato all'interno dell'impianto industriale, viene messa in atto la fase successiva del processo, ovvero il suo trasporto in un'apposita struttura. La terza e ultima fase è quella dello stoccaggio. Dopo il trasporto, che può avvenire in modo stradale o navale, la CO2 viene incanalata nelle profondità della terra,  in formazioni rocciose, per esempio in falde acquifere o in giacimenti di petrolio e gas esauriti,  per il suo stoccaggio permanente.

In questo caso il progetto dell'Università di Shangai è innovativo da questo punto di vista perché velocizza il processo della Carbon Capture Storage.

I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista Energy Storage and Saving il 7 maggio 2024, indicano che l'ottimizzazione dei parametri operativi – come la velocità dei gas di scarico, la velocità del gas vettore e la velocità delle particelle – ha portato a intervalli ottimali che promettono di elevare le prestazioni del reattore, garantendo una mineralizzazione efficiente della CO2 e una separazione di fase dopo la reazione. Inoltre le implicazioni di questa ricerca sono profonde per le centrali a carbone, offrendo un uso trasformativo per la cenere volante che generano.

Il reattore progettato dall'Università di Jiao Tong è un passo significativo avanti nelle tecnologie di cattura e utilizzo del carbonio. Con il raffinamento dei design dei reattori e dei parametri operativi, si è ottenuto un notevole incremento nell'efficienza della mineralizzazione della CO2. Questo lavoro non solo beneficia la gestione sostenibile dei rifiuti, ma presenta anche una strategia concreta per limitare le emissioni di carbonio industriali.

Fonte |Techxplore