E se per la gastroscopia fosse sufficiente inghiottire una capsula? A Roma l’anteprima mondiale dell’innovativo sistema

Il sistema sfrutta il dispositivo della videocapsula, che grazie all’intelligenza artificiale è in grado di riconoscere le lesioni e inviare informazioni e immagini allo specialista che segue l’esame. Si trattarebbe della prima gastroscopia al mondo senza l’impiego di un “tubo”.
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Giulia Dallagiovanna 25 Maggio 2023
* ultima modifica il 28/05/2023

Immagina di doverti sottoporre a una gastroscopia e invece di un lettino e di un tubo, ti trovi davanti solo una capsula delle dimensioni di una comune compressa di paracetamolo. Va da sè che buona parte del fastidio ti sarebbe risparmiato, non avresti bisogno di sedazione e l'intero esame risulterebbe decisamente meno invasivo. Non stiamo parlando di un futuro lontano: questo sistema verrà utilizzato per la prima volta al mondo (al di fuori della Cina) durante il congresso EndoLive Roma 2023 che inizia oggi presso l’Università Cattolica-Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. Si concluderà sabato 26 maggio e prevede la partecipazione di oltre 700 specialisti in endoscopia da tutto il mondo.

Ma come funzionerà questa gastroscopia innovativa? Il sistema sfrutta lo strumento della videocapsula, utilizzato già da diversi anni per lo studio dell'intestino tenue. "Ma finora non era stato possibile applicare questa tecnologia allo stomaco per questioni anatomicheha spiegato il professor Cristiano Spada, Direttore della UOC Endoscopia Digestiva Chirurgica del Gemelli. – L’intestino tenue è infatti un ‘tubo’ del diametro di appena 3 cm, all’interno del quale la videocapsula progredisce naturalmente; al contrario, lo stomaco assomiglia più a un ‘sacco’ e per visualizzarlo con una videocapsula è necessario controllarne da fuori il movimento".

In primo tempo era stato applicato un sistema magnetico che potesse indirizzare il percorso della videocapsula. Questa nuova versione, invece, è robotizzata e riesce quindi a muoversi in autonomia all'interno dello stomaco. I comandi però possono essere ripresi dallo specialista in qualsiasi momento, attraverso una sorta di joystick. La capsula informa in tempo reale della sua posizione e grazie all'intelligenza artificiale è in grado di riconoscere e individuare le eventuali lesioni sospette a livello di stomaco e duodeno anche quando queste sono molto piccole. "Per ‘addestrare’ il sistema sono state utilizzate oltre un milione di immagini provenienti da 800 pazienti", ha ricordato Spada.

Un giorno dunque potresti semplicemente inghiottire una compressa usa e getta del diametro di 11,8 millimetri e del peso di 5 grammi per poter ricevere un referto endoscopico preciso. Non appena questa viene assunta dal paziente, infatti, inizia subito a inviare informazioni e immagini fino a quando non verrà espulsa per vie naturali. Le immagini saranno registrate da un dispositivo apposito che il paziente indosserà al di sopra dei vestiti.

Questo dispositivo si chiama NaviCam Stomach System ed è stato inventato nella cosiddetta “Silicon Valley cinese”, dalla Ankon Technologies di Wuhan. Per il momento, presenta le stesse controindicazioni della risonanza magnetica, ma a breve partiranno studi clinici per verificare meglio l'accuratezza e i benefici di questo nuovo sistema.

Fonte| Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS

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