È sicuro mangiare la frutta che cresce in città? Una domanda legittima con una risposta semplice

Mangiarla o non mangiarla: questo è il problema. Se vuoi la risposta breve, mangiare la frutta che cresce in città è sicuro. Ma qui ti spieghiamo meglio come fare per consumarla in tutta sicurezza.
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Sara Polotti 26 Luglio 2022

Non solo attraverso i servizi di delivery di frutta ammaccata, o tramite le app per acquistare cibi in scadenza: la lotta allo spreco passa anche dal consumo di quegli alimenti di cui non avresti mai pensato di cibarti. Un esempio? La frutta che cresce in città.

Sono molte le persone che in giardino o in balcone hanno (piccoli o grandi) alberi da frutto, e non sono pochi i parchi in cui si trovano (casualmente o intenzionalmente) piante che producono frutti.

Ma questa frutta è sicura? È possibile consumarla senza problemi oppure sarebbe meglio evitarla?

Perché fa paura?

La legittima paura che aleggia attorno alla frutta e alla verdura cresciute in città o in ambienti particolarmente inquinati è dovuta, appunto, allo smog. Rispetto alle aree rurali, i centri urbani hanno temperature più elevate (dovute alla cementificazione) e concentrazioni maggiori di gas come l'ozono e il diossido di carbonio, così come di polveri sottili a causa del traffico di mezzi a combustione.

Il timore è che tutte queste particelle si trovino – per proprietà transitiva, per assorbimento o per il fatto che gli alberi si nutrano attraverso il terreno cittadino – nei frutti degli alberi, che non vengono così colti o mangiati.

Ma, quindi: la frutta urbana è sicura oppure è pericolosa?

La frutta urbana è sicura?

La risposta breve è . Sono infatti diversi gli studi che hanno approfondito la salubrità della frutta e della verdura urbane, anche dal momento che sono sempre più noti i benefici del verde in città. Essendo quindi sempre di più i giardini verdi e gli alberi da frutto, è normale chiedersi se questa frutta possa essere mangiata o se debba per forza andare sprecata.

Il dottor Sam Wortman dell'University of Illinois in un'intervista a Gardenista, così come altri esperti e associazioni italiane e internazionali che promuovono il consumo dei prodotti urbani di orti e giardini, raccomanda semplicemente di lavare molto bene la frutta e la verdura prima di consumarle (abitudine che è bene adottare sempre, con qualunque prodotto) e di togliere la buccia quando possibile.

Questo per due motivi. Primo: per quanto riguarda le sostanze assorbite dalla frutta e dalla verdura, non è detto che gli alberi in città siano meno salutari di quelli in campagna (a causa delle acque reflue e dell'inquinamento del suolo).

Secondo: lo smog che in effetti potrebbe depositarsi esternamente (ovvero ciò che caratterizza la frutta cresciuta in città) verrebbe lavato via semplicemente grazie alla pulizia profonda con acqua corrente, eliminando di fatto il pericolo.

L'urban foraging contro lo spreco

Nel solco di questo discorso si inserisce l'urban foraging. Di cosa si tratta? Di una pratica anti-spreco che prevede, appunto, il consumo della frutta e della verdura che crescono in città, senza timore che queste possano essere pericolose a causa dell'inquinamento.

In questo caso, oltre a lavare bene e a togliere la buccia è necessario conoscere a fondo gli alberi e le specie vegetali,proprio come nel più classico foraging: non tutto ciò che cresce in natura è commestibile e sicuro per gli esseri umani e l'urban foraging può quindi diventare pericoloso se praticato senza nozioni.