Earthshot Prize, Milano premiata dal principe William per il suo impegno contro lo spreco alimentare

Il progetto dei “Food Waste Hub”, nato nel 2017 per il recupero delle eccedenze alimentari in diversi quartieri milanesi, si è aggiudicato il primo premio nella categoria “Build a waste-free world”. L’Italia sale sul gradino più alto del podio anche nella sezione “Fix our climate” con la società toscana Enapter, che ha sviluppato dei generatori di idrogeno modulari ad alta efficienza.
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Federico Turrisi 19 Ottobre 2021

Quest'anno vinciamo tutto, si potrebbe scherzare. L'Italia si porta a casa due riconoscimenti agli Earthshot Prize, gli "Oscar" green – potremmo chiamarli così – voluti dal principe William per premiare le migliori soluzioni a livello globale per proteggere l’ambiente. La sera del 17 ottobre a Londra si è svolta la cerimonia di premiazione e sono stati svelati i nomi dei vincitori.

Nella categoria "Build a waste-free world" (Costruire un mondo senza sprechi) ha trionfato la città di Milano con il progetto degli hub anti-spreco per il recupero del cibo. Il capoluogo lombardo è stato scelto tra 750 candidature da tutto il mondo dopo la valutazione di un comitato internazionale di esperti.

Il progetto Food Waste Hub è nato nel 2017 da un'alleanza tra Comune di Milano, Politecnico di Milano, Assolombarda, Fondazione Cariplo e il programma QuBì. La sezione lombarda del Banco Alimentare si è occupata della realizzazione del primo polo di quartiere, che ha permesso di recuperare 10 tonnellate di cibo al mese, assicurando in un anno un flusso di 260 mila pasti equivalenti, che hanno raggiunto 3.800 persone bisognose, grazie anche al contributo di 20 supermercati, 4 mense aziendali e 24 enti del terzo settore. Oggi Milano conta in tutto tre hub (gli altri due sono a Lambrate e nel quartiere Gallaratese); il prossimo è ancora in fase di progettazione e sarà a Corvetto.

Il premio da un milione di sterline verrà utilizzato per potenziare sempre più queste strutture, garantendone la sostenibilità sul lungo periodo e offrendo la possibilità di replicare questa virtuosa buona pratica nella rete delle città che lavorano con Milano sulle food policy (come nel caso di C40 Cities).

Un pezzo di Italia c'è anche nel primo premio della categoria "Fix our climate" (cioè, Aggiustare il nostro clima), assegnato alla società Enapter di Crespina Lorenzana (in provincia di Pisa), che ha messo a punto, in collaborazione con Germania e Thailandia, gli Aem Electrolyser, generatori di idrogeno modulari ad alta efficienza. "Una tecnologia verde" – si legge tra le motivazioni dell’Earthshot Prize – "che potrebbe cambiare il modo in cui alimentiamo il nostro mondo". Sperimentato a Bangkok, il sistema ideato dalla società di Vaitea Cowan utilizza l’energia rinnovabile per produrre idrogeno pulito, dividendo i componenti dell’acqua tramite elettrolisi.

Per quanto riguarda gli altri riconoscimenti, il governo della Costa Rica ha ottenuto il primo premio nella categoria "Protect and restore nature" (proteggere e ripristinare la natura) per i suoi sforzi nella tutela e nell’incremento delle foreste pluviali: grazie ai finanziamenti dello Stato centroamericano, è stata invertita la tendenza di anni di deforestazione e incentivato l’ecoturismo.

Per la categoria "Clean our air" (Pulire la nostra aria) il primo premio è andato alla società indiana Takachar che ha sviluppato un particolare dispositivo portatile per trasformare i rifiuti agricoli in fertilizzante e biocarburante in maniera tale che gli agricoltori non li brucino aggravando il problema dell'inquinamento atmosferico. Infine, nella categoria "Revive our oceans" (Far rivivere i nostri oceani) ha vinto il progetto Coral Vita, creato da due amici delle Bahamas con l'obiettivo di favorire e velocizzare il ripristino delle barriere coralline nel mondo, sempre più sofferenti a causa dei cambiamenti climatici.