Ecco come l’evoluzione tecnologica può salvare la Terra dal riscaldamento globale

Entro il 2050 si prevede che la popolazione globale tocchi quota 10miliardi e di conseguenza questo comporterà a un aumento delle richiesta di energia. Fino al 50% in più rispetto a quella attuale. Come potremmo gestire quest’aumento esponenziale senza danneggiare il Pianeta. Ecco come la tecnologia può salvare la terra dal riscaldamento globale.
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Mattia Giangaspero 5 Giugno 2023

Partiamo da un dato certo: entro il 2050 per via dell'aumento demografico della popolazione globale ci sarà un aumento esponenziale di richiesta di energia. Richiesta di energia da soddisfare, ma con regole e tecniche ben diverse rispetto a oggi. Immagina infatti che alla produzione di energia mondiale attuale, quindi dell'interno Pianeta, si dovesse aggiungere un altro 50%. È come se si dovesse produrre energia per una Terra più un altra sua metà. Le condizioni di vita calerebbero drasticamente, come aumenterebbe a dismisura l'aumento delle temperature e non solo. Ci sarebbe ancora più siccità, più alluvioni e più catastrofi naturali. L'unico modo per tenere sotto controllo tutto questo è aumentare la produzione di energia rinnovabile. Nel 2050 si stima che la popolazione possa raggiungere quasi quota 10miliardi e l'energia richiesta verrà fornita, deve assolutamente essere fornita grazie anche allo sviluppo della tecnologia. Oggi, 5 giugno è la giornata mondiale dell'ambiente e Ohga si è domandata: "Fino a che punto la tecnologia riuscirà a ridurre gli effetti della crisi climatica? O ancora: "La tecnologia può davvero aiutarci a salvare la Terra?"

Una risposta ce la siamo data almeno studiando e analizzando il lato che riguarda il fabbisogno energetico. Come? Osservando già brevetti e impianti tecnologici che in futuro vedremo sempre più spesso. Partiamo allora:

I pannelli solari produrranno acqua potabile grazie all'umidità

Il passaggio all’energia solare può fare molto per l’ambiente che ci circonda, ma fino ad ora si è sempre pensato che possano generare solamente elettricità. Ora, invece, qualcosa potrebbe essere cambiato con questi innovativi pannelli solari.

Il produttore statunitense Source Global ha infatti presentato una tecnologia di moduli solari in grado di produrre acqua potabile a partire da un’umidità dell’aria pari al 10%. Il tutto usando semplicemente l’elettricità fotovoltaica. Secondo l’azienda la sua tecnologia ottimizzata può produrre acqua in una serie di condizioni.

L’azienda ha sostenuto che il suo nuovo pannello è “il primo sistema di acqua potabile rinnovabile al mondo” e può funzionare in modo indipendente in varie località del mondo. Il Commercial Hydropanel e il Residential Hydropanel R3, con una durata di vita di circa 15 anni, possono funzionare anche con un’umidità dell’aria inferiore al 10%.

Sebbene non siano stati resi noti i dettagli specifici della tecnologia brevettata, vediamo in che modo avviene questo processo. Source Global ha spiegato che l’unità fotovoltaica del pannello produce elettricità per alimentare le ventole che estraggono il vapore acqueo dall’aria. Il vapore raccolto viene poi convertito in acqua liquida utilizzando il calore interno del pannello.

Un sistema autonomo mantiene la circolazione e la pulizia dell’acqua in un serbatoio di stoccaggio, seguito dalla mineralizzazione per ottenere una composizione e un sapore ideali.

Arriva la turbina eolica che usa l’aria compressa come “batteria”

Una piccola azienda statunitense, Optimetron, ha sperimentato una turbina eolica che usa l’aria compressa come “batteria”.  Si chiama Zired che, al posto delle classiche batterie, è dotata di un serbatoio ad aria compressa che viene aperto quando il vento non è abbastanza forte, evitando interruzioni di produzione.

La spiegazione dell'azienda:

"La turbina eolica ad accumulo di aria compressa Zired è un dispositivo di immagazzinamento energia a lungo termine ad aria compressa  Il dispositivo estrae energia dal vento e aziona in modo puramente meccanico un compressore collegato, generando energia potenziale. L’energia dell’aria compressa immagazzinata, a sua volta, può alimentare continuamente un motore Zired montato a terra, che converte l’energia in elettricità stabile tramite un generatore di corrente commerciale. Per l’intera costruzione vengono utilizzati solo materiali ecologici e sostenibili al 100% . È possibile raggiungere capacità di accumulo fino a 2 GWh in termini assoluti e fino a 4 GWh retrospettivamente."

Questo dispositivo consente produzione di energia elettrica pulita on demand (su richiesta), con enormi risparmi sui costi di costruzione (con  materiali sostenibili) e generazione di energia stabile 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Se l’energia rinnovabile non è disponibile per un po’ di tempo l'azienda conclude dicendo che il dispositivo "Zired Compressed Air Storage" continuerà a produrre elettricità per diversi giorni, settimane o addirittura mesi (in base alla capacità di stoccaggio e al consumo giornaliero).

Il compressore e i motori Zired, inoltre, pesano ciascuno circa 100 kg e non diverse tonnellate, il che facilita i trasporti, e limita le emissioni dovute ai trasporti stessi.

Grazie al sole si potrà produrre acqua dall'aria

I ricercatori della Northumbria University hanno sviluppato una nuova struttura che sarà in grado di produrre acqua dall'aria. Il progetto prende il nome di Solar2Water e si tratta di una unità portatile per la generazione di acqua potabile basata sul fotovoltaico. Dall’Università del Regno Unito, presto potrebbe essere distribuita alle comunità rurali in luoghi remoti e distanti da sorgenti.

Oltretutto, secondo quanto hanno dichiarato gli inventori, non occorrerebbero conoscenze specifiche per montarla. Solar2Water supera i limiti operativi dei tradizionali generatori d’acqua atmosferica: è in grado di produrre una quantità costante di acqua, indipendentemente dall’umidità dell’aria, e di generarne il doppio utilizzando la stessa quantità di energia. Funziona solo con l’energia solare, perciò è dotata di due pannelli fotovoltaici che si aprono ai lati.

Il progetto pilota sviluppato dall’Università è in grado di produrre acqua a sufficienza per tre o quattro famiglie, cioè 15-20 litri al giorno. Il team però ha in programma di aumentare la capacità di produzione a 50 litri al giorno.