Ecco come si potrebbe riprogettare Seoul sfruttando l’innalzamento delle acque

Come si vivrà in città nel 2123? Quali saranno i rischi della crisi climatica? Ecco il progetto che ripensa alla Seoul del futuro, totalmente cambiata dall’innalzamento delle acque del fiume Han.
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Mattia Giangaspero 11 Settembre 2023

È uno dei primi grandi lavori di urbanistica legati al ripensamento completo di una metropoli a causa dei futuri cambiamenti dettati dalla crisi climatica. Ti sto parlando di come sarà Seoul nel 2123 a causa, o a questo punto, grazie all'innalzamento delle acque del fiume Han. Di solito quando si parla di crisi climatica legata alle modifiche urbane, si racconta spesso di come devono essere costruite, in futuro, nuove città, magari artificiali. Allo stesso tempo però anche si racconta di come città attuali scompaiano, sprofondano o vengano distrutte.

In questo caso invece il punto centrale è un altro, ovvero vivere adattando l'essere umano e la sua città alla crisi climatica. E per fare tutto questo lo studio di architettura californiano Rios ha presentato , in occasione della quarta edizione della Biennale di Architettura e Urbanistica di Seoul, un'ipotesi di masterplan per la città del domani, chiamata: "Hyper-Abundant City", città iper-abbondante.

Il primo passo è stato quello di ripensare agli spazi urbani dei quartieri di Seoul che costeggiano il fiume Han, ovvero Apguejong e Gangnam. Attraverso una massiccia riforestazione urbana l'idea è quella di sfruttare gli spazi verdi sia come campi di agricoltura sia come divisori per gli sviluppi di edifici. Edifici costruiti tutti in stile "Bosco Verticale di Boeri".

Questa è solo la base, anche perché sai già benissimo come per riprogettare le città del futuro serva la riforestazione urbana. Il problema che invece hanno alcune città come Seoul riguarda l'innalzamento delle acque. Per questo motivo la direttrice creativa del progetto Katherine Harvey ha pensato di realizzare alcune isole artificiali in grado di trattenere quantità specifiche d’acqua durante gli eventi temporaleschi, per poi la stessa acqua rilasciarla gradualmente una volta superata l’ondata di maltempo. Questo sistema di filtraggio, assorbimento e dissipazione si integra agli spazi pubblici e “consente la combinazione di natura e sistemi culturali per portare agli abitanti e ai visitatori una maggiore connessione con l’argine del fiume.

Credit: "Hyper–Abundant City" Katherine Harvey
Credit: "Hyper–Abundant City" Katherine Harvey

“La città dell’iper-abbondanza ridefinisce i confini della natura umana, instillando un senso di timore reverenziale e riverenza per il mondo che ci circonda”.

“Apgujeong è stato un simbolo del rapido sviluppo economico e dell’accumulo di ricchezza della Corea negli ultimi decenni”, ha sottolineato Katherine Harvey. “Mentre la città di Seoul si prepara per un futuro con eventi meteorologici estremi, declino della popolazione e tensioni sulle risorse, vediamo un’opportunità per ripensare la struttura del quartiere, concentrandosi sul commercio, sulle infrastrutture difensive e su sistemi biologici che sono adattivi e cumulativi. Questa nuova urbanistica abbraccerà il clima dinamico riavvolgendo il terreno con pianure alluvionali, valli e tumuli alti come base per edifici, strutture e infrastrutture con una connessione più profonda con il paesaggio”.

Credit: "Hyper–Abundant City" Katherine Harvey
Credit: "Hyper–Abundant City" Katherine Harvey

Il tessuto urbano della città si struttura in prospettiva puntando sulla fattoria verticale, per tutti gli edifici. Si tratta di strutture per la produzioni di ortaggi, ma anche specie animali, di altissima qualità, in quanto prive di sostanze chimiche nocive, come il nichel.

Lungo tutta la costa del fiume Han inoltre, la presenza, ma anche l'attività umana sarà ridotta al minimo permettendo alla natura di crescere rigogliosa e indisturbata.

Gli agglomerati urbani si ispirano ai villaggi verticali della cittadina di Hanok favorendo un senso di socialità e comunità indispensabile per un buon funzionamento della città.

Credit: "Hyper–Abundant City" Katherine Harvey
Credit: "Hyper–Abundant City" Katherine Harvey
Credit: "Hyper–Abundant City" Katherine Harvey

La diversità degli spazi aperti, consente la mescolanza di sistemi paesaggistici e culturali per portare abitanti e visitatori una maggiore connessione al bordo dell'acqua, dando allo stesso tempo una maggiore esposizione ai processi naturali e alle risorse che si evolvono all'interno del sito.

“Quando progettiamo i quartieri guardiamo al tessuto locale per celebrare l’identità di un luogo e portare gioia e benessere nella progettazione dell’ambiente costruito. Per il futuro di Apgujeong, riconosciamo il valore di confondere i confini tra terra e acqua, paesaggio e architettura, città ed edificio per introdurre un’abbondanza che non esiste quando ogni elemento è limitato alla sua categoria, tipologia, uso del territorio o funzione singolare. ", ha detto Katherine Harvey.

Credit: "Hyper–Abundant City" Katherine Harvey
Credit: "Hyper–Abundant City" Katherine Harvey
Credit: "Hyper–Abundant City" Katherine Harvey
Credit: "Hyper–Abundant City" Katherine Harvey
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