Perché l’equinozio d’autunno 2023 cade il 23 settembre? L’origine della data e il significato

Quest’anno l’autunno nell’emisfero boreale inizia sabato 23 settembre alle 8.49 italiane: l’evento che segna la fine dell’estate, detto equinozio d’autunno, coincide infatti con un evento astronomico preciso che fa sì che in questa giornata il dì e la notte durino esattamente 12 ore ciascuno.
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Simona Cardillo 21 Settembre 2023

Per tradizione, l'equinozio d'autunno è il giorno in cui finisce l'estate nell'emisfero boreale ed è quasi sempre compreso tra il 22 e il 23 settembre.

Nel 2023, l'equinozio d'autunno cade esattamente sabato 23 settembre alle 8.49 italiane: ti stiamo dicendo data e ora perché, in realtà, l'equinozio è un momento astronomico preciso che si verifica quando il Sole si trova in una posizione dalla quale i suoi raggi colpiscono la Terra in modo perpendicolare.

Proprio a causa di questo fenomeno, durante gli equinozi, che si verificano due volte all'anno, in primavera e in autunno, la durata delle ore di buio e di luce è esattamente uguale. Contrariamente però a quello che succede da primavera in poi, dopo l'equinozio di autunno le ore di buio aumenteranno sempre di più fino ad arrivare al giorno più corto dell'anno, il solstizio d'inverno.

Quando cade

Anche se tradizionalmente viene fatto coincidere con un giorno intero, l'equinozio d'autunno non dura 24 ore ma corrisponde con un preciso istante a livello astronomico astronomico che ha una data e un'ora specifiche, che però possono cambiare a seconda degli anni.

Quest'anno l'autunno inizia sabato 23 settembre, il giorno in cui l'equinozio si verifica alle 8.49 ora italiana, mentre nel 2022 è stato il 23 settembre alle 3.04. Di seguito, invece, trovi giorni e orari dei prossimi anni:

  • Domenica 22 settembre 2024 alle 14.44
  • Lunedì 22 settembre 2025 alle 20.20
  • Mercoledì 23 settembre 2026 alle 2.04
  • Giovedì 23 settembre 2027 alle 8.00

Significato e cosa succede

Il termine equinozio ha origine dal latino aequinoctium, a sua volta derivato dalla locuzione aequa nox, che significa "notte uguale (al giorno)", proprio perché nel giorno in cui si verifica l'equinozio di autunno il dì e la notte hanno esattamente la stessa durata, di 12 ore ciascuno, come accade anche nell'equinozio di primavera.

Questa particolarità è dovuta a ciò che succede a livello astronomico: l'equinozio corrisponde infatti con quel momento in cui il Sole raggiunge il zenit dell'equatore, una posizione che permette ai raggi solari di raggiungere la in maniera perfettamente perpendicolare. In pratica, significa che se tu ti trovassi sulla linea dell'equatore ed osservassi il cielo a mezzogiorno il Sole sarebbe esattamente sopra la tua testa.

A causa di questi eventi, la linea immaginaria che separa la parte della Terra illuminata da quella al buio, detta anche circolo di illuminazione, passa per i due poli e taglia il nostro pianeta in due parti esattamente uguali, una irradiata dai raggi del Sole e l'altra nell'oscurità.

Tutto questo accade perché l'asse di rotazione della Terra è inclinato mediamente di 23,27 gradi rispetto al piano di rivoluzione orbitale, ovvero quello seguito dalla sfera terrestre mentre quest'ultima ruota intorno al Sole. In questo modo, la luce solare raggiunge il nostro pianeta sempre con un'angolazione e un'intensità diversa, dato che a seconda del momento dell'anno cambia l'emisfero "inclinato" verso il Sole.

In occasione dei 2 equinozi, però, l'eclittica del Sole (ovvero il suo moto apparente) si interseca con l'equatore celeste: sono gli unici 2 momenti in cui i raggi solari sono perpendicolari all'asse di rotazione terrestre e quindi perfettamente distribuiti tra i 2 emisferi, ed è questo il motivo per cui il giorno dura esattamente come la notte.

Tradizioni

L'equinozio di autunno ha anche un significato simbolico, legato fin dall'antichità al modo in cui diverse culture celebravano un evento che rappresentava una sorta di preparazione all'arrivo dell'inverno e del freddo: è per questo motivo che ancora oggi ci sono vari riti tradizionali che festeggiano questa giornata.

Ad esempio, devi sapere che nel calendario iraniano questa giornata di settembre corrisponde al primo giorno del Mehr o della Bilancia, che rientra tra le festività nazionali, ma anche in Giappone l'equinozio autunnale coincide con la ricorrenza dello Shūbun No Hi, che rientra nel gruppo dei 24 Setsubun, ovvero quei giorni dell'anno particolarmente importanti poiché ritenuti di transizione da un periodo all'altro.

Per Cina e Vietnam, invece, è consuetudine festeggiare l'arrivo dell'autunno durante le notti di Luna piena, un modo per celebrare anche il raccolto estivo, lo stesso che viene messo in vendita anche in Lituania, dove in occasione dell'equinozio d'autunno si è soliti accendere torce e candele dopo il tramonto, in spettacoli organizzati sulle rive del fiume, come accade a Vilnius.

(Scritto da Alessandro Bai il 22 settembre 2022
Modificato da Simona Cardillo il 21 settembre 2023)