Era in pericolo d’estinzione, ma ora non più: si chiama Gonatodes Daudini ed è un geco caraibico

La storia del geco Gonatodes Daudini può essere d’esempio: gli animali in via d’estinzione sono davvero moltissimi, ma l’impegno e le buone pratiche possono svoltare la situazione.
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Sara Polotti 8 Gennaio 2023

Proteggere la biodiversità è importantissimo, eppure moltissime scelte umane scellerate stanno portando all'estinzione numerose specie di esseri viventi, terresti, marini o del cielo. E non sono solo i grandi mammiferi ad essere a rischio, anche se sono quelli su cui spesso vengono puntati maggiormente i riflettori (come per esempio il leone Panthera Leo Persica). Anche gli animali più piccoli e indifesi soffrono questa situazione.

Era il caso del Gonatodes Daudini, un minuscolo geco caraibico che tuttavia in pochi anni è riuscito a ribaltare la situazione, raddoppiando la propria popolazione e uscendo dal rischio più tremendo.

Cos'è il Gonatodes Daudini

Il Gonatodes Daudini è un piccolissimo geco che fa parte della specie delle lucertole e della famiglia delle Sphaerodactylidae. Originariamente lo si trova su Union Island, isola che appartiene al territorio di Saint Vincent e Grenadine, stato insulare dell'America Centrale che fa parte delle Piccole Antille. Anche per questo, il Gonatodes Daudini è chiamato anche il geco di Union Island.

È davvero minuscolo (raggiunge al massimo i 3 centimetri di lunghezza) e i suoi colori vibranti lo rendono particolarmente attraente. Anche il nome è affascinante: deriva infatti dal cognome di un naturalista che ha vissuto a Union Island, Jacques Daudin (1926-2011), e che è stato scelto per omaggiarlo.

Per la IUCN era a rischio

Fino a pochissimo tempo fa, l'International Union for Conservation of Nature (IUCN) aveva classificato questo piccolo geco come facente parte della Red List of Threatened Species, o lista rossa delle specie minacciate. inserendolo tra le specie CE, ovvero "critically endangered", in pericolo critico. Il passaggio successivo sarebbe stato quello di "Extinct in the wild", ma fortunatamente la popolazione del Gonatodes Daudini è quasi raddoppiata.

I motivi alla base del rischio di estinzione? Il mercato nero degli animali esotici. A partire dal 2005 circa, infatti, i commercianti hanno prelevato selvaggiamente questi piccoli animali dal loro habitat, decimando gli esemplari in natura.

L'uscita dal pericolo di estinzione

Nel 2019, quindi, l'associazione per la conservazione del territorio di Saint Vincent e Grenadine, SVGEF, ha chiesto durante la Convention on International Trade on Endangered Species in Svizzera di votare una proposta per inserire il geco di Union Island nellAppendice I del CITIES, in modo da proteggerlo a livello internazionale dai commerci illegali.

Oltre a questa iniziativa, il governo e altre associazioni locali hanno messo in atto negli anni un piano di salvataggio, impegnandosi a conservare ed espandere la popolazione autoctona dei gechi, proteggendo gli habitat, organizzando ronde anti-bracconaggio e usando telecamere di sorveglianza.

Il risultato? Si è passati da 10.000 esemplari (nel 2018) a 18.000 esemplari (nel 2022), con una significativa crescita dell'80% che in futuro potrebbe fare decrescere il pericolo d'estinzione.