
L’erba stregonia, conosciuta scientificamente come
Sideritis syriaca, è una pianta appartenente alla famiglia delle Lamiaceae che sia contraddistingue per una vastità di nomi e definizioni.
Per via delle sue proprietà e del suo utilizzo tradizionale è comunemente chiamata anche "tè di montagna" o "tè del pastore” mentre in Italia è spesso denominata stregonia siciliana a causa della sua abbondante presenza sull’isola e, in particolare, sulle sue montagne. È diffusa poi anche in altre regioni del Mediterraneo e dei Balcani.
Sebbene abbia caratteristiche uniche che la distinguono, l’erba stregonia spesso viene confusa con la salvia. Appartenendo entrambe alla famiglia delle Lamiaceae condividono infatti alcune caratteristiche come foglie strette, allungate e coperte da una leggera peluria, un aroma forte e intenso e un habitat simile.
Fai attenzione però a non confonderle: la stregonia infatti possiede delle foglie più strette e allungate rispetto alla salvia e fiori di un caratteristico colore giallo, mentre i fiori della salvia sono generalmente blu o viola.
Per via della somiglianza con la salvia di cui ti ho parlato poco fa, riconoscere in maniera precisa l’erba stregonia è determinante anche per poterla utilizzare nella maniera migliore e più adeguata.
La pianta di erba stregonia è diffusa nei paesi del Mediterraneo, nei Balcani e, appunto, è particolarmente presente in Sicilia. Cresce in habitat montani e rocciosi, spesso in condizioni difficili dove altre piante faticano a sopravvivere.
Ha poi un fusto legnoso che può raggiungere un'altezza di circa 30-50 centimetri e sviluppa foglie oblanceolate-spatolate. I suoi fiori, che sbocciano tra maggio e luglio, sono di un caratteristico colore gialle e, come ti dicevo prima, sono spesso coperte da una leggera peluria, che le conferisce un aspetto vellutato.
A differenza della salvia, poi, le foglie della stregonia sono più strette e allungate.
L’erba stregonia si contraddistingue per una storia ricca di miti e leggende. Il suo nome botanico, Sideritis, deriva infatti dal greco “sideros”, che significa ferro: Questo perché anticamente, si credeva che questa pianta avesse il potere di curare le ferite causate da armi di ferro, e per questo motivo veniva spesso utilizzata dai soldati.
La pianta era anche conosciuta come “malatoira”, un termine che significa "ciò che elimina tutti i mali", riflettendo le sue presunte proprietà curative universali.
Varie credenze popolari attribuivano alla stregonia poteri magici. Si racconta infatti che fosse in grado di scacciare gli spiriti maligni e proteggere chi la portava con sé. In alcune tradizioni, l'erba veniva bruciata durante i rituali per purificare l'ambiente e allontanare le energie negative. Questi usi rituali hanno contribuito a consolidare la reputazione della stregonia come pianta “magica" e protettiva.
L'erba stregonia offre una varietà di utilizzi che vanno oltre le sue proprietà medicinali. Uno degli usi più comuni è la preparazione di infusi e tè.
Il tè di stregonia, noto anche come tè di montagna o tè del pastore, si contraddistingue per un sapore delicato e per le sue proprietà tonificanti. Essendo poi privo di teina, è anche particolarmente adatto anche ai bambini e a chi preferisce evitare stimolanti.
Le foglie di stregonia possono essere utilizzate in cucina come erba aromatica per insaporire piatti di carne, pesce e verdure. Il suo aroma unico aggiunge una nota distintiva alle preparazioni culinarie.
La stregonia inoltre può anche essere utilizzata per preparare un miele aromatico, nonostante la produzione sia limitata a causa delle difficili condizioni di crescita della pianta, e può diventare ingrediente decisivo nella produzione di cosmetici naturali.
Grazie alle sue proprietà lenitive e antibatteriche, infatti, è alla base di creme e lozioni per la pelle.
Infine, la stregonia è spesso coltivata come pianta ornamentale nei giardini mediterranei, dove aggiunge un tocco di bellezza e un profumo inconfondibile.