Ondate di calore e caldo estremo per 2 giorni in India: morte quasi 100 persone

In India, precisamente nella zona di Ballia la temperatura massima è stata di 42,2 gradi, ovvero di 4,7 gradi oltre la norma.
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Mattia Giangaspero 21 Giugno 2023

L'Estate 2023 rischia di diventare la più calda di sempre. Forti ondate di calore in tutto il mondo potrebbero causare anche molti problemi di salute e in alcuni casi purtroppo anche morte. Questo sta accadendo in India dove nei giorni scorsi hanno perso la vita 96 persone in Uttar Pradesh (Stato dell'India settentrionale) e in Bihar orientale precisamente. Registrato caldo record con temperature molto al di sopra della media, al punto tale che da parte degli organi di salute istituzionali, è stato consigliato agli over 60 di restare a casa tutto il giorno.

Infatti molte delle persone decedute aveva più di 60 anni ed erano in condizioni di salute precarie pregresse, aggravate dal caldo intenso. Il medico ufficiale della Capitale, Yadav, ha comunicato ai media locali che alcune cause di decesso sono legate a infarto, ictus cerebrale e dissenteria. 

“Tutte le persone soffrivano di alcuni disturbi e le loro condizioni sono peggiorate a causa del caldo estremo”

In Uttar Pradesh, poi, le persone decedute (54) risiedevano tutte nel distretto di Ballia, circa 300 chilometri a sud-est di Lucknow, capitale dello Stato. E in quel distretto sono state registrate temperature di 42,2 gradi, ovvero di 4,7 gradi oltre la norma.

Nella maggior parte dell’India il caldo estremo dovrebbe finire entro la fine del mese di giugno, anche perchè la stagione estiva è diversa rispetto alla nostra. I principali mesi con temperature alte in India sono: aprile, maggio e giugno.

Nell’ultimo decennio però il calore è diventato più intenso, e durante le ondate, il Paese è anche soggetto a gravi carenze idriche, con decine di milioni di persone senza acqua corrente.

Secondo uno studio del World Weather Attribution, un gruppo di ricerca che esamina le fonti di calore estremo, l’ondata di caldo torrido che in aprile ha colpito alcune zone dell’Asia Meridionale è stata resa almeno 30 volte più probabile dal cambiamento climatico.