Come prendersi cura del Ficus ginseng, la pianta portafortuna per avvicinarsi al mondo dei bonsai

Tollera una scarsa illuminazione così come un eccesso di acqua, è resistente e non richiede particolari cure, se non una potatura possibilmnete in primavera. Vuoi “darti” alla coltivazione dei bonsai? Inizia con il ficus ginseng e segui questi consigli.
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Francesco Castagna 5 Marzo 2024

Se vuoi avvicinarti al mondo dei bonsai, ma sei davvero alle prime armi, l’esemplare da cui iniziare è il ficus ginseng, anche conosciuto come ficus retusa. Si tratta di un alberello dalle grosse radici nodose, che tollera bene anche le condizioni più estreme come una scarsa illuminazione e un eccesso di acqua, ossia gli errori più comuni di chi non può dire di avere un pollice verde. Forse non lo sapevi, ma è considerato anche una pianta portafortuna.

Originario della Malaysia, di Taiwan e di altri paesi dell’Asia orientale, il bonsai ficus ginseng appartiene alla famiglia delle Moracee e a un genere che comprende più di 800 specie di arbusti, alberi e rampicanti.

Il "ficus ginseng" si chiama così perché ricorda la pianta  proprio per quelle radici nodose e aeree che lo contraddistinguono; anche il tronco è particolarmente robusto, dal tipico colore grigio tendente al rossastro, mentre gli steli sono piccoli e le foglie verde scuro hanno una forma più ovale rispetto al più comune Ficus benjamin.

In molti credono che il ficus ginseng sia un bonsai, proprio perché la pianta viene coltivata a partire dall'innesto. In realtà bisogna chiarire che in natura il ficus retusa può raggiungere le dimensioni di un albero.

Dove tenere il ficus ginseng

In primavera e in estate all’esterno, quando le temperature iniziano a scendere è meglio portare il ficus retusa all’interno della casa, garantendogli come minimo dalle quattro alle sei ore di luce al giorno; per questo motivo, l’ideale è trovargli una collocazione a sud, o in alternativa a est o ovest. Evita poi tutte le zone in cui possono esserci correnti d’aria per evitare che le foglie si opacizzino o addirittura cadano. La temperatura ideale per il ficus ginseng è fra i 15 e i 24°C.

Come innaffiare il ficus ginseng e per quante volte al giorno

Le innaffiature dovrebbero essere regolari e dall'alto, sempre facendo attenzione che non ci siano ristagni di acqua che priverebbero le radici dell’ossigeno e favorirebbero la formazione di marciumi delle radici. Non c'è una quantità specifica di volte al giorno in cui devi innaffiare il ficus ginseng, l'importante è che il terreno non sia mai asciutto, ma sempre umido.

Concimazione e potatura

Il bonsai ficus ginseng necessita di un terriccio fresco e ben drenato, composto in pari misura da terriccio universale e akadama, un componente argilloso che viene utilizzato per la preparazione di terricci per bonsai. Un fertilizzante con elevate percentuali di potassio e fosfati può contribuire allo sviluppo rigoglioso della pianta.

Il periodo della potatura corrisponde alla primavera quando inizia il periodo vegetativo della pianta. Per mantenere la forma originale o per dargli un nuovo aspetto estetico, la prima cosa da fare è recidere i rami più secchi e almeno un paio di foglie in un rapporto due a sei di quelle cresciute.

Come curare il ficus ginseng

Il Ficus Ginseng apprezza un ambiente umido.Aumenta l'umidità intorno alla pianta usando un umidificatore o posizionando un vassoio con ciottoli bagnati sotto il vaso. Ruota il vaso del Ficus Ginseng in maniera regolare per garantire una crescita uniforme. Tieni pulite le foglie della pianta con un panno umido per rimuovere la polvere.

Cosa fare se perde le foglie

Se la pianta perde le foglie in inverno, non preoccuparti, è un fenomeno normale. Le foglie ricresceranno in primavera.

Il ficus ginseng è abbastanza resistente, ma teme l’attacco degli acari, conosciuti anche come ragnetti rossi, che provocano l’ingiallimento e la caduta delle foglie. L’unico modo per eliminarli è applicare uno specifico prodotto contro gli acari, ed evitare di far crescere la pianta in un clima tendenzialmente caldo e secco.

Altri nemici del ficus ginseng sonio gli afidi che succhiano la linfa della pianta e favoriscono lo sviluppo delle muffe; in questo caso intervieni con un olio bianco paraffinico attivato o irrorando la pianta con acqua e alcol.

Come propagare il ficus ginseng

Il Ficus Retusa si può propagare attraverso due procedure abbastanza semplici: per talea o per margotta. Vediamo insieme come:

  • per talea: scegli un ramo sano e robusto di almeno 10 cm di lunghezza. Effettua un taglio netto con un coltello affilato e sterilizzato. Fatto ciò, rimuovi le foglie dalla parte inferiore della talea. Dopodiché, immergi la base della talea in un ormone radicante. Piantala in un vaso con un terriccio ben drenato e umido. Copri il vaso con un sacchetto di plastica trasparente per mantenere l'umidità e posizionalo in un luogo caldo e luminoso, lontano dalla luce solare diretta. Ricordati di mantenere il terriccio umido, ma non bagnato. Le radici dovrebbero formarsi in circa 4-6 settimane. Quando sono uscite le radici, trapianta la talea in un vaso definitivo con un terriccio specifico per bonsai.
  • per margotta: scegli un ramo sano e robusto. Effettua un'incisione circolare sulla corteccia del ramo, profonda circa 1 cm. Avvolgi l'incisione con muschio di sfagno umido e fissalo con del filo di rame. Copri il muschio di sfagno con un sacchetto di plastica trasparente per mantenere l'umidità. Posiziona il vaso in un luogo caldo e luminoso, lontano dalla luce solare diretta e mantieni il muschio di sfagno umido. Anche per questa tecnica, le radici dovrebbero formarsi in circa 4-6 settimane. Una volta che le radici si sono formate, taglia il ramo sotto l'incisione e rimuovi il muschio di sfagno e pianta il nuovo ficus retusa in un vaso definitivo con un terriccio specifico per bonsai.

(Articolo pubblicato da Gaia Cortese il 26 Gen 2021,
modificato da Francesco Castagna il 5 mar 2024)