
Se vuoi avvicinarti al mondo dei bonsai, ma sei davvero alle prime armi, l’esemplare da cui iniziare è il ficus ginseng, anche conosciuto come ficus retusa. Si tratta di un alberello dalle grosse radici nodose, che tollera bene anche le condizioni più estreme come una scarsa illuminazione e un eccesso di acqua, ossia gli errori più comuni di chi non può dire di avere un pollice verde.
Originario della Malaysia, di Taiwan e di altri paesi dell’Asia orientale, il bonsai ficus ginseng appartiene alla famiglia delle Moracee e a un genere che comprende più di 800 specie di arbusti, alberi e rampicanti. Il ficus retusa ricorda la pianta del ginseng proprio per quelle radici nodose e aeree che lo contraddistinguono; anche il tronco è particolarmente robusto, dal tipico colore grigio tendente al rossastro, mentre gli steli sono piccoli e le foglie verde scuro hanno una forma più ovale rispetto al più comune Ficus benjamin.
In primavera e in estate all’esterno, quando le temperature iniziano a scendere è meglio portare il ficus retusa all’interno della casa, garantendogli come minimo dalle 4 alle 6 ore di luce al giorno; per questo motivo, l’ideale è trovargli una collocazione a sud, o in alternativa a est o ovest. Evita poi tutte le zone in cui possono esserci correnti d’aria per evitare che le foglie si opacizzino o addirittura cadano.
Il bonsai ficus ginseng necessita di un terriccio fresco e ben drenato, composto in pari misura da terriccio universale e akadama, un componente argilloso che viene utilizzato per la preparazione di terricci per bonsai. Un fertilizzante con elevate percentuali di potassio e fosfati può contribuire allo sviluppo rigoglioso della pianta.
Le innaffiature dovrebbero essere regolari, sempre facendo attenzione che non ci siano ristagni di acqua che priverebbero le radici dell’ossigeno e favorirebbero la formazione di marciumi delle radici.
Il periodo della potatura corrisponde alla primavera quando inizia il periodo vegetativo della pianta. Per mantenere la forma originale o per dargli un nuovo aspetto estetico, la prima cosa da fare è recidere i rami più secchi e almeno un paio di foglie in un rapporto due a sei di quelle cresciute.
Il ficus ginseng è abbastanza resistente, ma teme l’attacco degli acari, conosciuti anche come ragnetti rossi, che provocano l’ingiallimento e la caduta delle foglie. L’unico modo per eliminarli è applicare uno specifico prodotto contro gli acari, ed evitare di far crescere la pianta in un clima tendenzialmente caldo e secco.
Altri nemici del ficus ginseng sonio gli afidi che succhiano la linfa della pianta e favoriscono lo sviluppo delle muffe; in questo caso intervieni con un olio bianco paraffinico attivato o irrorando la pianta con acqua e alcol.