Dieci piante portafortuna, ecco quali sono: caratteristiche e significati

Ecco un elenco di 10 piante che portano fortuna a chi le possiede. Come mai e quali sono le caratteristiche per poterle coltivare in casa?
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Mattia Giangaspero 29 Febbraio 2024

Esistono alcune piante che vengono definite come "piante della buona sorte". Il loro significato o la loro storia fa si che a chi le possiede portino un po' di fortuna nella propria vita. E allora andiamo subito a vedere quali sono e le loro caratteristiche.

Pilea Peperomioides

Detta anche Pianta Cinese da Soldi, la Pilea peperomioides è una pianta succulenta di dimensioni ridotte ma molto resistente, molto apprezzata come pianta ornamentale. Infatti, sebbene non fiorisca è una pianta che si distingue per la particolare forma delle sue foglie tonde e verde brillante, tanto da guadagnarsi il nome di "pianta delle monete". Si tratta di una piantina molto facile da coltivare, perfetta anche per i meno esperti che non vogliono comunque rinunciare ad un tocco "green" all'interno degli ambienti domestici.

La Felce

Considerate piante preistoriche, le felci sono tra le piante più antiche sulla terra. Sembra infatti che siano apparse già nell’Era del Devoniano inferiore, ossia circa 400 milioni di anni fa. Oggi la felce è una pianta coltivata a scopo ornamentale: è una sempreverde ed è facile da coltivare. Sono poche le regole da rispettare per coltivare questa pianta con successo: innaffiala regolarmente e posizionala lontano da fonti di calore, quindi mai alla luce diretta del sole e sempre lontana da fonti di calore come camini e termosifoni. Il suo posto preferito in casa? Il bagno, ossia l'ambiente domestico in cui si concentra maggiormente l'umidità che la felce sembra apprezzare molto.

Il Bonsai Ficus Ginseng

Se vuoi avvicinarti al mondo dei bonsai, ma sei davvero alle prime armi, l’esemplare da cui iniziare è il ficus ginseng, anche conosciuto come ficus retusa. Si tratta di un alberello dalle grosse radici nodose, che tollera bene anche le condizioni più estreme come una scarsa illuminazione e un eccesso di acqua, ossia gli errori più comuni di chi non può dire di avere un pollice verde.

Originario della Malaysia, di Taiwan e di altri paesi dell’Asia orientale, il bonsai ficus ginseng appartiene alla famiglia delle Moracee e a un genere che comprende più di 800 specie di arbusti, alberi e rampicanti. Il ficus retusa ricorda la pianta del ginseng proprio per quelle radici nodose e aeree che lo contraddistinguono; anche il tronco è particolarmente robusto, dal tipico colore grigio tendente al rossastro, mentre gli steli sono piccoli e le foglie verde scuro hanno una forma più ovale rispetto al più comune Ficus benjamin.

 Il Tronchetto della Felicità

Ha foglie verdi brillanti, un tronco solido e riconoscibile ed è facilissimo non farlo morire (di sete o annegato!): il tronchetto della felicità è una pianta d'appartamento davvero consigliata se vuoi riempire di verde casa tua ospitando una piantina che non richiede eccessiva cura. Tuttavia, fai attenzione a questi aspetti se vuoi che la tua Yucca cresca rigogliosa, sana e che duri a lungo. Detto anche Yucca, il tronchetto della felicità è una pianta d'appartamento chiamata scientificamente Dracaena che in natura originariamente cresceva nelle zone tropicali dell'Africa e dell'Asia, e quindi in ambienti particolarmente caldi e umidi. Solitamente si presenta con due tronchi, solidi ed eretti, sulla cui cima spuntano delle foglie verdissime, lunghe e appuntite.

L'Orchidea

Le orchidee sono piante che crescono naturalmente nelle aree tropicali e subtropicali. Alcune specie però, nascono anche in Europa e sul territorio italiano. I loro colori accesi e variegati le rendono apprezzate e diffuse nelle case e nei giardini. Molto spesso, però, vengono lasciate morire, perché non si sa bene come trattarle. E allora ecco una semplice guida su quali metodi sono da utilizzare per evitare che la tua orchidea muoia. Ecco come prenderti cura delle orchidee, tenendo conto di tutte le loro caratteristiche e delle loro necessità.

Le piante d'orchidea sono particolarmente variegate: infatti, in natura ne esistono più di 20.000 specie, raggruppate in quasi 700 generi. Si sviluppano in zone molto calde e umide e crescono in prossimità di tronchi d'albero e rocce. Un caso a parte sono le orchidee terricole, che crescono in zone più temperate, come l'Europa e differiscono dalle altre perché affondano le loro radici nel terreno. In generale, tutte le orchidee hanno una forma tipica e riconoscibile. Il loro colore, invece, può essere variegato.Le specie che più facilmente si trovano in commercio sono tre: phalaenopsis, dendrobium e cymbidium.

Il Ciclamino

Molto popolare nelle abitazioni e nei cortili, il ciclamino è una pianta perenne appartenente al genere Cyclamen, che comprende più di una ventina di specie diverse: è originaria dell’Asia minore, del Nord Africa e del bacino del Mar Mediterrraneo. Il ciclamino (Cyclamen) è una pianta autunnale che appartiene alla famiglia della Primulaceae ed è in grado di resistere senza particolari cure durante l'inverno, necessitando invece di maggiori attenzioni in estate, quando la pianta attraversa una fase dormiente in attesa di una nuova fioritura, il cosiddetto riposo vegetativo.

Nello specifico, in Italia, le specie spontanee di ciclamino sono il Cyclamen purpurescens conosciuto anche come europaeum, il Cyclamen repandum e il Cyclamen hederifolium, tutte in grado di produrre fiori con svariate tonalità, che variano dal bianco al lilla.

È proprio questa girandola di colori a far sì che i ciclamini siano molto richiesti e apprezzati, poiché ideali per decorare sia i giardini che i balconi di casa, considerato che la fioritura di questa pianta può portarsi dall'autunno fino alla primavera successiva, resistendo anche alle temperature più fredde dell'inverno.

A rendere affascinante il ciclamino, poi, è anche il suo duplice significato: il veleno contenuto nelle sue radici ha portato in passato (si parla addirittura del Medioevo!) ad associare la pianta alla diffidenza, ma questo punto di vista era ribaltato per gli antichi romani, dai quali proprio la tossicità dei ciclamini veniva considerata una barriera contro ulteriore energia negativa, rendendo di fatto questi fiori degli amuleti portafortuna. Nell'antica Grecia, invece, la forma dei petali che richiamerebbe un utero ha reso questa pianta anche simbolo di fertilità.

L’Ilex Crenata

Non è Natale, e non è inverno, se da qualche parte non compare un agrifoglio. Facilmente riconoscibile per le sue bacche di un colore rosso brillante, l’agrifoglio è un arbusto ornamentale sempreverde originario dell’Europa centro-meridionale, che può raggiungere anche i 10 metri di altezza. Le sue foglie di colore verde vivo e le sue bacche rosse ravvivano i giardini invernali, ma attenzione agli aculei delle foglie che possono pungere  nel momento in cui si tocca la pianta.

L’agrifoglio è un arbusto sempreverde e pertanto simboleggia l’eternità. Ciononostante, le sue foglie pungenti sono simbolo anche di aggressività: in passato, infatti, i rami di agrifoglio venivano usati dai druidi e dagli antichi romani per cacciare via gli spiriti maligni, oppure venivano indossati tra i capelli come simbolo di buon auspicio durante i riti sacrificali. Ecco perché ancora oggi l’agrifoglio è considerato un portafortuna e la tradizione vuole che venga usato per addobbare la porta della propria casa.

Albero di Giada

Il suo nome originale era Crassula ovata, ma viene comunemente noto come albero di giada, pianta appartenente alla famiglia delle Crassulacee, originaria dell'Africa meridionale. Veniva classificata prima come Cotyledon ovata, ma dal 1917 grazie a George Clardige, la specie ha cambiato il suo nome.

La pianta della Crassula non richiede particolari cure e manutenzione, per farla crescere basta solo disporla in un posto molto soleggiato, dove le temperature non sono molto basse. Infatti la sua struttura non resiste a temperature inferiore ai 7 gradi centigradi.

L'albero di giada è viene identificato come famoso portafortuna in Asia ed è utilizzato per attivare le energie positive finanziarie. Per questo motivo viene anche chiamato “Albero dei soldi”. Questa bella pianta ha foglie verdi e brillanti che simboleggiano crescita e rinnovamento e proprio perchè ricordano da vicino le monete di giada, sono quindi simbolo di ricchezza e prosperità.

Questo significato viene attribuito proprio grazie all'arte di arredo orientale, il Feng Shui. Infatti per questo motivo in Cina soprattutto l'albero di giada è molto utilizzato in casa. Ogni nuova fogliolina è un nuovo guadagno , una crescita non solo economica.

Spatifillo

Il nome spatifillo, o Spathiphyllum, indica un genere di piante originarie dell'America centro meridionale e che appartengono alla famiglia delle Araceae. Esistono almeno 60 specie diverse di spatifillo, ma questo termine viene usato di solito per riferirsi allo Spathiphyllum wallisii, una pianta da interno molto diffusa in uffici e appartamenti, conosciuta anche come Giglio della pace.

In ogni caso, a prescindere dalla specie lo spatifillo è molto popolare anche perché purifica l'aria di casa e per le sue lunghe foglie verdi e brillanti, arricchite tra primavera e autunno da infiorescenze a forma di pannocchia avvolte da un'ampia foglia bianca, chiamata spata.

È piuttosto semplice coltivare e curare una pianta di spatifillo, ma di seguito ti darò qualche consiglio per tenerla al meglio sia in estate che in inverno e ottenere una fioritura abbondante.

La Pachira

La pachira, conosciuta anche come albero dei soldi o pianta portafortuna, è una pianta ornamentale molto popolare e conosciuta: la si vede in numerosi appartamenti e spazi ed è apprezzata per la sua bellezza, oltre che per l'antica credenza che porti buona sorte. Lo dice anche l'arte cinese del feng shui: in casa, la pachira porta prosperità, se collocata correttamente.

La pachira è una pianta da interni, o d'appartamento se preferisci, che presenta foglie verde scuro abbastanza lucide, suddivise in cinque foglioline sottili.La sua caratteristica distintiva è però il fusto intrecciato, che le conferisce un aspetto elegante e attraente e che è tendenzialmente l'elemento che più attrae di questo piccolo albero.

In commercio solitamente si trova la "Pachira aquatica": si tratta di un albero tropicale che trova le sue radici nelle zone umide dell'America Centrale e del Sud, in particolare nelle paludi. Da qui il nome che richiama l'acqua. Ma non è il solo: appartenente alla famiglia delle Malvaceae, questa specie è infatti identificata con vari nomi comuni, tra cui castagno del Malabar, arachide francese, castagno della Guyana, albero delle provviste, noce di Saba…