
Il generale dell’Esercito Francesco Paolo Figliuolo, il militare che ha fatto vaccinare l’85% degli italiani contro il Covid e da fine 2021 guida il Comando operativo interforze dello Stato maggiore della Difesa, sarà il Commissario per la ricostruzione dell'Emilia Romagna alluvionata, ma non solo. Anche Toscana e Marche e la carica durerà per 5 anni.
A livello politico ha vinto la linea di pensiero di Giorgia Meloni che ha voluto andare controcorrente rispetto a quello che di solito si sarebbe fatto, ovvero affidare la carica di commissario al governatore di regioni. In questo caso sarebbero stati Bonaccini, Giani e Acquaroli ad assumere il ruolo di commissario in caso di emergenza e calamità. Invece no, non sarà così però la vittoria della Presidente del Consiglio è solo in parte visto che tutti e tre i governatori di regione assumeranno la carica di vice commissario: Bonaccini(Emilia) Giani e Acquaroli gli altri due vice per Toscana e Marche.
Dopo poco più di un mese finalmente si chiude uno dei dossier più complicati del governo e anche divisivi dal punto di vista della tenuta della maggioranza politica. In realtà Figliuolo non avrebbe avuto alcuna voglia di fare il commissario. Altre sono le sue ambizioni: diventare capo di Stato maggiore dell’Esercito, casella che si libera a inizio 2024, per poi puntare alla guida dello Stato Maggiore della Difesa. Andare adesso a fare il Commissario di una ricostruzione con pochi soldi e il territorio inferocito non è un buon viatico. La soluzione è stata trovata con il ministro della Difesa Guido Crosetto, anche lui poco propenso a perdere Figliuolo: il generale potrà comunque ambire a guidare lo Stato maggiore se, viene spiegato, “il ministro pro tempore lo sceglierà per l’incarico”. Fare il Commissario per la ricostruzione, in teoria, non compromette quindi la nomina allo Stato maggiore.
Quali saranno le risorse a disposizione? Per il presidente della Regione Emilia-Romagna resta in ogni caso da capire "con quali strumenti e quali risorse potrà agire da domattina" Figliuolo, perché "è chiaro – dice Bonaccini – che non c’è un minuto da perdere per recuperare il tempo trascorso". L’obiettivo ora è uno solo: "indennizzare subito, al 100%, famiglie e imprese alluvionate, rimettere in sicurezza il territorio riparando argini e strade, far ripartire la Romagna", conclude Bonaccini.