Viene chiamato "bosco di cibo" o "commestibile", ma non è nulla di simile a quello verticale che si trova a Milano. La "food forest" è una tecnica basata su principi ecologici della foresta e grazie ad essa sarai in grado di realizzare un giardino a basso impatto di carbonio.
Come ci ha appena ricordato il nuovo presidente dell'IPCC Jim Skea, ognuno deve fare la propria parte per mettere in campo una serie di azioni utili a contrastare la crisi climatica.
Si tratta di una vera e propria serie di sistemi coltivati e ispirati al bosco per produrre sostanzialmente cibo, ma anche altri prodotti. Dal momento che il Parlamento europeo ha da poco tempo approvato il Nature Restoration Law: un elemento chiave della Strategia dell'UE per la biodiversità, misura con la quale i Paesi comunitari dovranno impegnarsi a ripristinare il 20% delle aree terresti e marine entro il 2030.
È un compito che ogni cittadino deve impegnarsi a portare avanti assieme alle istituzioni, poiché ogni spesa e impegno investito nel ripristino e nella tutela della biodiversità porteranno a futuri benefici.
Ma come si realizza una food forest? Innanzitutto sappi che un tipo di attività del genere, anche nel suo essere apparentemente selvaggia, ha bisogno di un'organizzazione a strati. Cos'altro devi sapere prima di iniziare? Sicuramente che esiste una distinzione, legata all'estensione, tra food forest e giardino commestibile.
Per realizzare la prima avrai bisogno di un terreno di almeno 800-1000 m². Se invece hai a disposizione uno spazio limitato, allora potrai allestire un giardino commestibile.
Andiamo per ordine, o per rimanere in tema, per strati. Devi sapere che il pioniere di questa filosofia fu Robert Hart, pioniere del giardinaggio forestale. Hart dovette, per motivi di salute personale, abbandonare il consumo di carne. Così penso di inventare un sistema in grado di fornirgli tutto ciò di cui aveva bisogno: frutta, noci e verdure a foglia verde.
Hart è stato il pioniere di un sistema che si basa sulla suddivisione della foresta in livelli distinti. Per questo motivo lo ha strutturato in sette livelli. Vediamoli insieme:
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