Fritte o al forno, le patatine viola a tavola non deludono mai (nè il palato nè la vista)

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Gustose, croccanti e senza dubbio molto scenografiche. Portare in tavola le patate viola, fritte o al forno, non è solo un’alternativa originale alle “solite” patate, ma anche un modo per introdurre nell’alimentazione quotidiana un alimento ricco di antiossidanti, poco calorico e privo di glutine.
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Gaia Cortese 4 Marzo 2021

Dal giallo al viola. Ecco un modo originale per portare in tavola le patate e magari invogliare anche i "piccoli di casa" a mangiarle. Originaria del Perù, la patata vitelotte ha infatti un caratteristico colore violaceo, senza tuttavia essere stata modificata geneticamente. Al contrario, si tratta di una patata coltivata nel Sudamerica già da diversi secoli, e oggi è diffusa un po’ ovunque e coltivata ampiamente in Francia, nella zona delle Picardie.

Di piccole dimensioni e dalla forma un po’ allungata, questa patata ha una buccia abbastanza spessa e una polpa piuttosto appiccicosa. Il colore si deve all'alto contenuto di antocianine, pigmenti che danno a questo particolare tubero l'insolito colore viola. Il suo profumo invece inganna, perché ricorda quello della nocciola, ma una volta assaggiata, ricorda molto di più una castagna.

Oltre ad essere particolarmente gustosa, la patata viola ha diverse proprietà benefiche per la salute. Non solo è altamente digeribile, quindi adatta a chi ha problemi di digestione lenta, ma ha un alto contenuto di ossidanti che aiutano a tenere sotto controllo la pressione arteriosa. Il basso apporto di calorie (circa 85 kcal per 100 grammi di prodotto), fa sì che possa essere un alimento inserito in una dieta ipocalorica. Va infine detto che questa tipologia di patata non contiene glutine, ed è quindi molto indicata per chi soffre di celiachia.

Le patate viola si possono preparare sia al forno sia in padella per friggerle. Vediamo come.

Patate viola fritte

Come prima cosa, pulisci le patate e sbucciale con un pelapatate. Successivamente affettale finemente con una mandolina, vale a dire lo strumento che si utilizza solitamente in cucina per affettare e tagliare à la juliennes. In questo modo otterrai delle fette davvero molto sottili. Immergi poi le fette ottenute in una bacinella di acqua fredda per circa 30 minuti in modo che perdano parte dell’amido che contengono.

A parte, prendi una padella antiaderente dai bordi alti e inizia a scaldarci un’abbondante quantità di olio. Appena sarà molto caldo, ad una temperatura circa di 160°C, immergi alcune chips di patate viola alla volta in modo da non abbassare la temperatura dell’olio. Falle cuocere su entrambi i lati e appena saranno leggermente dorate, scolale aiutandoti con una schiumarola su un piatto con della carta assorbente da cucina. Aggiungi un po’ di sale alle tue patatine viola e servi in tavola.

Patate viola al forno

Se invece vuoi ottenere delle chips di patate viola più leggere, la soluzione è adottare il forno per la cottura. Dopo aver quindi lavato e tagliato a fette le patate, disponile su una teglia rivestita con della carta da forno, senza sovrapporle. Condiscile con un filo d’olio extravergine d’oliva e con un pizzico di sale e mettile nel forno già caldo alla temperatura di 180°C per circa 10-15 minuti, ricordandoti di girarle a metà cottura. Infine sfornale e servile ben calde.

Le patatine viola possono essere insaporite ulteriormente accompagnandole a delle erbe aromatiche come il timo, la salvia e il rosamrino con salse come lo tzatziki greco, lo yogurt e  la maionese.