
Il giglio di mare è proprio una pianta affascinante: evoca immagini di paesaggi costieri e spiagge sabbiose, ha un nome nome poetico ed è ammirata per la sua bellezza. Ed è anche interessante dal punto di vista biologico. Della famiglia delle Amarillidaceae, il giglio di mare in inverno e nei mesi più rigidi si riposa: perde infatti tutta la porzione che solitamente vedi spuntare fuori da terra (e quindi il fusto e le foglie), sparendo sotto terra e resistendo così alle temperature più fredde.
Il giglio di mare è un fiore bulboso originario delle regioni costiere dell'Europa del sud e del nord dell'Africa. Si trova tipicamente lungo le coste sabbiose e le dune costiere.
La sua preferenza per questi habitat marini rende il giglio marino una pianta emblematica delle zone marittime e un elemento distintivo del paesaggio in molte regioni, anche italiane. È, a tal proposito, un fiore protetto del Mediterraneo.
Il periodo di fioritura del giglio di mare varia in base alla sua ubicazione geografica e alle condizioni locali. In generale, questa pianta inizia a fiorire dalla primavera all'estate, solitamente tra maggio e agosto. I suoi fiori sono straordinariamente belli, con petali bianchi o bianco-verdastri e uno stelo alto e snodato.
Questo fiore è noto anche per il suo profumo penetrante e dolce che pervade l'aria circostante durante la fioritura. Questo profumo intensamente gradevole serve a attirare gli impollinatori notturni, come le falene, che sono responsabili della sua impollinazione.
Coltivare il giglio di mare può essere una sfida, ma non è impossibile. La sua natura costiera lo rende adatto a condizioni specifiche, come per esempio un terreno abbastanza profondo, come nel suo habitat naturale. Le altre regole? Eccole.
(Pubblicato da Sara Polotti il 2.09.2023)
Modificato da Mattia Giangaspero il 25.07.2024)