Giorgia Pagliuca, la giovane influencer che unisce ambiente e cultura al femminile

Torinese di 23 anni, Giorgia ha creato uno spazio in cui, tra blog e stories, introduce i suoi followers alla sostenibilità nelle sue varie forme, dai prodotti bio al beauty. Nell’intervista che ha concesso a Ohga ricorda le sensazioni che la animano sin da piccola e lancia segnali di speranza.
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Emanuele La Veglia 5 Giugno 2021

Navigando in rete, ti sarai sicuramente imbattuto in qualche influencer, persone (spesso anche molto giovani) che condividono le loro conoscenze, sensibilizzando il pubblico su argomenti delicati. Tra loro c'è Giorgia Pagliuca, conosciuta come @ggalaska, che qualche mese fa si è classificata al primo posto in una top 10 a tema green che comprende, tra gli altri, il noto esploratore Alex Bellini. Nata a Torino, Giorgia ha 23 anni e frequenta un master all'Università di Scienze Gastronomiche, a Pollenzo (frazione di Bra), la cittadina piemontese in cui vive. I suoi post vanno dai consigli sulla cura di sé alle indicazioni su dove acquistare alimenti a chilometri zero.

Una passione che nasce da quando eri piccola…

Da bambina vivevo sugli scogli. Passavo ogni estate in compagnia dei miei nonni nella loro casetta di vacanza. Quando si scendeva in spiaggia, mi catapultavo ad osservare granchi, gamberetti e patelle, smossi dalle onde del mare. Mi piaceva vedere come si muovevano ed ero in grado di individuarli con un solo colpo d’occhio. Rimanevo lì per ore, così tanto da dimenticarmi di tornare a casa per pranzo. Credo sia cominciata così la mia voglia di natura. 

Quando hai deciso di aprire un canale social?

Non c’è stato un momento preciso. Non è scattato alcun interruttore. Ho semplicemente iniziato a trasmettere sul web quello che ero e continuo a farlo da tre anni.  Sono sempre stata testarda e risoluta. Da adolescente, nessuno era in grado di zittirmi. Ed ecco che, progressivamente, ho iniziato a non zittirmi nemmeno online, raccontando le mie avventure.

Cosa ami fare nel tempo libero?

Api, vino, lettura e viaggi sono le cose che più mi interessano. Sono desiderosa di imparare, mettermi in discussione e approfondire più cose, dalla gastronomia sostenibile, che studio attualmente, all'ecofemminismo, ovvero il punto di incontro tra spirito ambientalista e uguaglianza di genere.

Come si legano tra loro i due aspetti?

Il femminismo e la lotta al riscaldamento globale fanno parte della stessa strategia, perché, tra le cause della disparità tra uomini e donne, c'è l'avanzata del cambiamento climatico. Il sistema oppressivo che ha sfruttato finora le risorse a nostra disposizione ha portato a numerosi disastri ecologici.

Quali sono le motivazioni che ti guidano?

La consapevolezza che non c’è alternativa. Non esiste un'altra strada o una seconda possibilità se vogliamo sopravvivere su questo pianeta. Non dobbiamo salvare soltanto la Terra, ma noi stessi, per allungare le prospettive di vita della nostra specie. Un mondo in cui ci sia aria pulita, assenza di microplastiche nelle acque, cibo non inquinato e disponibile per l'intera popolazione. Un luogo fatto di rispetto reciproco.