
Mai più separati. A Torino, i senzatetto, accompagnati da un amico a quattro zampe, hanno finalmente una struttura che possa prendersi cura di entrambi. Gli Asili Notturni Umberto I, ubicati in via Ravenna 8, si sono organizzati per offrire un servizio di cui, soprattutto negli ultimi tempi, si sentiva estremamente necessità.
Un posto dove anche i cani che accompagnano i senzatetto possono trovare un giaciglio caldo e confortevole, ma anche essere curati se dovesse essere necessario, così come essere messi in regola con le vaccinazioni.
“Si tratta della prima struttura creata in questa modalità, allestita nell’area verde adiacente agli Asili Notturni – ha commentato Luce Boves Carenini, Presidente dell’associazione no profit Homeless not Dogless, da sempre impegnata per offrire assistenza e servizi a persone che vivono in situazioni di disagio con il proprio animale. Sono state disposte tre box a norma, coibentati e con cucce riscaldate. Funzionerà in questo modo: il triage degli asili per i senzatetto si occuperanno della persona che arriva, mentre i volontari della nostra associazione controlleranno che l’animale sia in buone condizioni di salute. Si valuterà il suo libretto sanitario, se è in regola con le vaccinazioni o se eventualmente ha bisogno di essere ricoverato in una struttura veterinaria. Siamo molto felici di questa joint venture, perché il binomio uomo animale è di un’importanza fondamentale. I senzatetto sono persone fragili per cui il cane al seguito è l’unico affetto, l’unico appiglio con la realtà, quello che noi chiamiamo un antidepressivo per eccellenza”.
Come ha spiegato Sergio Rosso, Presidente degli Asili Notturni di Torino, in questo articolo su TorinoToday: “La scelta di creare questi spazi per gli amici a quattro zampe è nata dall’istintiva attenzione che noi degli Asili Notturni cerchiamo di rivolgere a quegli ospiti che, tolti dalla strada, hanno un compagno che amano visceralmente e che non possono e non vogliono abbandonare. Nel corso della nostra esperienza, infatti, abbiamo cercato di comprendere fino in fondo i problemi di questi emarginati, incluse le ragioni per le quali non riescono a considerare una vita normale. Tentare di aiutare a risolvere i complessi problemi di chi dorme sotto i portici, significa anche prendere in considerazione l’importanza che arreca loro il distacco dal proprio cane, uno dei maggiori affetti della loro vita”.
Una riflessione che arriva dopo che nelle ultime settimana a Torino si è discusso molto sulla bozza del nuovo regolamento per la tutela e il benessere degli animali della citta, che vieterebbe ai senzatetto di tenere con sé qualsiasi specie di animale, se vivono in strada. La stretta all'accattonaggio è una misura da prendere, ma non si può arrivare a provvedimenti che non tutelano né la persona né l'animale.