
Hanno ricevuto una condanna in primo grado gli attivisti di Ultima Generazione. Una pena che arriva per aver disobbedito civilmente durante l'azione che li ha visti coinvolti nell'incollamento ai Musei Vaticani. È successo a seguito della terza udienza del processo nei confronti di Guido ed Ester, i ragazzi che si sono incollati al basamento della statua di Laocoonte presso i Musei Vaticani lo scorso agosto 2022.
I giudici del Vaticano del Tribunale di Prima Istanza hanno stabilito che Ester e Guido debbano essere condannati a 9 mesi, con una pensa sospesa, ovvero che non trova un'applicazione immediata poiché i magistrati hanno deciso di cercare di far capire ai ragazzi la gravità del fatto commesso. In più i giudici hanno previsto nella sentenza una multa di 1.620 euro e un risarcimento del danno di 28mila euro. Ultima Generazione ha già dichiarato che presenterà ricorso alla Corte di Appello contro una sentenza che definiscono "spropositata e ingiusta".
Non si tratta quindi di una pena che deriva dal nuovo provvedimento del governo Meloni, che ha introdotto un nuovo reato e la possibilità di arrestare in flagranza gli attivisti in caso di "imbrattamento". Tutt'altro, il codice stavolta fa riferimento alla legge dello Stato Vaticano. A tal proposito gli attivisti avevano rivolto un appello a Papa Francesco: “Siamo certi che il nostro sacrificio per la vita su questo pianeta rispecchi i valori di cui la Chiesa, guidata da sua santità Papa Francesco, si fa portatrice. E al Santo Padre facciamo appello”. Anche se nelle ultime settimane il Papa aveva lanciato un appello rivolto ai leader, invitandoli a fermare "una guerra insensata al creato", non sembra che il Papa abbia raccolto direttamente l'appello di Ultima Generazione. Questo è parte dell'appello che gli attivisti hanno rivolto a Papa Francesco:
Come Laocoonte, che cercò di mettere in guardia i cittadini di Troia dall’inganno dei greci senza essere ascoltato, oggi sono scienziati, artisti, scrittori, comuni cittadini, il segretario generale dell’ONU e Voi stesso, Santo Padre, a portare il messaggio della drammatica urgenza di agire per evitare almeno i peggiori disastri di cui già ora si inizia a valutare la tragica entità. Non disponiamo di grandi mezzi, non possediamo giornali o televisioni e non abbiamo il denaro, che quei pochi che da questo collasso ricavano i loro vergognosi guadagni, impegnano per condizionare quello che si può comunicare al pubblico
Secondo Ester, l'attivista che si è resa protagonista dell'azione ai Musei Vaticani "Dobbiamo invertire immediatamente la rotta e tagliare i sussidi pubblici ai combustibili fossili se vogliamo limitare l’escalation di eventi estremi e salvare vite innocenti. Le nostre azioni hanno questo obiettivo: tutelare la vita dei nostri concittadini e delle persone che vivono nel resto del mondo. Il nostro è un grido disperato di fronte all’inattività dei politici, che hanno la responsabilità di tutelare l’ambiente e la popolazione”.