Un ministero di pinocchi. È questo l'attacco che il gruppo di attivisti ambientali, gli Extinction Rebellion, ha fatto al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) di Matteo Salvini. Nella giornata di lunedì 24 ottobre un centinaio di ragazzi e militanti del gruppo, travestiti da pinocchio, si sono presentati di fronte all'ingresso del dicastero, bloccando l'accesso al personale. Sul posto anche un grande Pinocchio di cartapesta.
Si è tratta di una manifestazione pacifica di protesta e infatti poco dopo è uscito un piccolo comunicato del gruppo sui social in cui veniva spiegato il motivo di tale gesto.
"In un'Italia dilaniata da alluvioni, incendi e siccità, negli ultimi mesi diversi esponenti delle istituzioni hanno rilasciato ripetute dichiarazioni pienamente negazioniste o atte a minimizzare gli effetti o le cause della crisi in corso."
L'azione di oggi mira infatti a denunciare le "bugie" del Governo sulla crisi eco-climatica", dicono gli organizzatori della protesta. Crisi climatica: benvenuti nel Governo dei Balocchi
"Abbiamo vissuto il luglio più caldo mai registrato, a cui è seguito l'agosto più caldo. E poi il settembre più caldo. Ma i ministri della Repubblica continuano a dichiarare che d'estate ha sempre fatto caldo e che lo scioglimento dei ghiacciai è dovuto a cicli naturali. Cos'altro si può dire, se non che stiano deliberatamente mentendo e ingannando i cittadini?", dicono gli attivisti.
"Per compiere la transizione ecologica di cui abbiamo bisogno – aggiungono – saranno necessari interventi infrastrutturali mirati e ponderati, che si basino sugli obiettivi climatici che l'Italia stessa si è impegnata a rispettare a livello internazionale e che prevedano il coinvolgimento attivo della cittadinanza". Interventi, dicono, "molto lontani da quelli su cui sta investendo l'attuale Ministero, grandi opere che vanno ad aggravare la crisi eco-climatica, invece di affrontarla".
Tra questi, il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina che "la cui costruzione richiederà tonnellate di materie prime, principalmente acciaio e cemento, che libereranno migliaia di tonnellate di CO2″
Poco dopo la manifestazione sono intervenute le forze dell'ordine, le quali hanno compiuto l'azione di sgombero dell'intera zona, portando poi 40 persone del gruppo in questura. Gli stessi Extinction denunciano questa presa di forza e controllo durante una manifestazione del tutto pacifica.