
Acidificazione, spopolamento, sovra-sfruttamento, inquinamento da plastica, sbancamento dei coralli. Gli oceani di tutto il mondo sono ogni giorno messi a dura prova dall’azione distruttiva dell’uomo, su tutti i fronti. Eppure, queste immense distese di acqua salata che ricoprono circa il 71% della superficie terrestre potrebbero rappresentare un’efficace soluzione ai cambiamenti climatici, se sfruttate nel modo corretto. Agire sugli oceani per contrastare la catastrofe climatica, infatti, potrebbe rappresentare una grande risorsa per contribuire alla riduzione delle emissioni. Per la precisione, una corretta azione in questa direzione è in grado di contribuire fino a un quinto dei tagli annuali delle emissioni di gas serra necessari al fine di trattenere l’aumento della temperatura entro 1,5 gradi. In numeri, si parla di un risparmio di circa 11 Giga tonnellate di CO2 (il 21% del totale).
A dirlo sono gli esperti dell’High-Level Panel for a Sustainable Ocean Economy a cui i governi di 14 Paesi del mondo hanno commissionato uno studio chiamato The Ocean as a Solution for Climate Change: 5 Opportunities for Action, in cui vengono fornite delle indicazioni su come ridurre le emissioni su scala mondiale utilizzando gli oceani come strumento di sostenibilità.
Uno studio, quindi, che non vuole salvare gli oceani, ma che vuole renderli mezzo attraverso cui salvaguardare il Pianeta attraverso cinque macro-interventi, quali:
L’intenzione di questi 14 Paesi, quali Australia, Canada, Cile, Figi, Ghana, Indonesia, Giamaica, Giappone, Kenya, Messico, Namibia, Norvegia, Palau e Portogallo è quello di spingere maggiormente le proprie azioni politiche in direzione della lotta al climate change, iniziando da una delle maggiori risorse economiche e naturali che hanno a disposizione, ovvero il mare.
Fonte | The Ocean as a Solution for Climate Change: 5 Opportunities for Action