Gli scarti alimentari potrebbero diventare mangime: l’innovazione ambiziosa dal Giappone

Il Giappone sta emergendo come leader nella gestione sostenibile degli scarti alimentari grazie a un innovativo processo di fermentazione. Questa tecnologia promette di trasformare gli avanzi di cibo umano in mangime di alta qualità per animali, riducendo al contempo i rifiuti e le emissioni di gas serra.
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Mattia Giangaspero 22 Ottobre 2024

Alcune volte bisogna essere sfortunati un po' come lo è il Giappone dal punto di vista geografico. Questo lo dico perché la Nazione asiatica, proprio grazie al fatto di essere molto piccola e di avere terre agricole limitate dove coltivare, si è ingegnata per trovare la soluzione a un problema alimentare.

Il problema

I giapponesi dipendono dalle importazioni il Paese importa quasi due terzi del suo cibo e tre quarti del mangime per il bestiame, tuttavia, getta via 28,4 milioni di tonnellate di cibo, gran parte del quale è ancora commestibile. Questo spreco comporta costi ambientali ed economici elevati, poiché il cibo rappresenta circa il 40% dei rifiuti inceneriti, contribuendo significativamente all'inquinamento atmosferico e alle emissioni di gas serra.

La soluzione

Come detto prima però da questi limiti e sfortune il Giappone si è ingegnato tecnologicamente e ha trovato una soluzione. Koichi Takahashi, fondatore del Japan Food Ecology Center, ha sviluppato un metodo per trasformare gli avanzi di cibo umano in mangime di alta qualità per suini attraverso la fermentazione. Questo processo non solo riduce i rifiuti alimentari, ma crea anche un ciclo sostenibile che può contribuire a ridurre la dipendenza dalle importazioni di mangimi. Il metodo di Takahashi prevede la raccolta e la selezione manuale degli scarti alimentari, che vengono poi sottoposti a un processo di fermentazione controllata.

Grazie a questo processo, gli avanzi si trasformano in un mangime nutriente e sicuro per gli animali, riducendo al contempo le emissioni di gas serra associate alla decomposizione dei rifiuti organici.

Un altro vantaggio importante è la conservazione delle risorse naturali. Utilizzando gli scarti alimentari come risorsa, si riduce la necessità di coltivare e importare nuovi alimenti per il bestiame, contribuendo a una gestione più sostenibile delle risorse agricole.

L'innovazione di Takahashi rappresenta quindi un modello promettente per altri paesi che affrontano problemi simili di gestione dei rifiuti alimentari e dipendenza dalle importazioni di mangimi.