Gli scimpanzé pronunciano parole umane? Lo studio che scioglie i dubbi

Uno studio internazionale ha riesaminato vecchie registrazioni di scimpanzé a contatto con l’uomo scoprendo che questi animali sarebbero effettivamente in grado di apprendere e pronunciare parole umane.
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Kevin Ben Alì Zinati 5 Settembre 2024

Perché, tra tutti i primati, gli umani sono gli unici ad avere la capacità di parlare?

Chiariamolo: tutte le specie sviluppano una forma di linguaggio, anche gli animali hanno un proprio modo di comunicare attraverso suoni, gesti e segnali. La produzione di vere e proprie parole però è sempre sembra una prerogativa umana. Forse.

Un nuovo studio portato a termine da specialisti del linguaggio e psicologi provenienti da Svezia, Regno Unito e Svizzera sembra infatti far crollare questo assunto.

Esaminando vecchi video di scimpanzé che sembrano pronunciare parole umane, i ricercatori hanno riscontrato che questi animali, che rappresentano i nostri parenti più stretti nel regno animale, sarebbero davvero in grado di pronunciare delle vere e proprie parole del nostro linguaggio.

Lo studio sugli scimpanzé

La scienza si è interrogata su questo dilemma per decenni, mettendo sul tavolo una serie di ipotesi per spiegare l’apparente incapacità degli altri primati di usare un linguaggio fatto di parole definite.

Per alcuni, la differenza tra l’uomo e gli scimpanzé risiederebbe nella fisiologia della gola mentre altri puntano invece l’attenzione su una serie di differenze a livello del cervello.

Per lungo tempo c’è stata la consapevolezza che alcune grandi scimmie avessero effettivamente imparato a comunicare tramite suoni vocali ma fino ad oggi mancavano prove solide che questi animali riscrissero a farlo attraverso un linguaggio parlato simile a quello umano.

Poi però il team internazionale di ricercatori ha messo nuovamente sotto la lente d’ingrandimento vecchi video di scimpanzé che sembrano pronunciare parole umane.

Protagonisti di questi filmati erano un marito e moglie che avevano scelto di “adottare” un individuo neonato tenendolo in casa per diversi anni e cercando di insegnargli parole semplici, come “mamma”, “papà” o “tazza”.

Siccome lo scimpanzé era stato strappato alla madre naturale, il lavoro della coppia è stato screditato e ritenuto non etico ma rimettendolo sotto analisi, i ricercatori hanno scoperto qualcosa di estremamente interessante.

Lo studio si è servito di analisi fonetiche per valutare le registrazioni e l’attenzione dei ricercatori è ricadute su tre video in particolare.

Le immagini hanno messo in mostra che gli scimpanzé potevano effettivamente utilizzare la voce, la mascella e le labbra per pronunciare sillabe individuali, riuscendo persino a differenziare consonanti e vocali.

Hanno trovato le prove, insomma, che sarebbe effettivamente possibile insegnare agli scimpanzé a pronunciare parole umane, seppur in modo rudimentale.

Almeno tre scimpanzé, infatti, avevano imparato a dire parole come “mama” e “cup” ("tazza"), suggerendo che questi animali sono capaci di apprendere questa abilità in determinate circostanze.

Cosa possiamo imparare da questi animali?

L’etologa, antropologa e scrittrice britannica Jane Goodall ci aveva visto lunghissimo già negli anni ’70, quando per prima cominciò a studiare questi animali particolarissimi e assai vicini all’uomo.

Fu lei, per esempio, a scoprire che gli scimpanzé sono in grado di pensare, risolvere semplici problemi, maneggiare utensili e che possiedono una vera e propria vita affettiva ed emotiva complessa.

La scoperta della loro capacità di imparare e utilizzare parole umane descritta sulla rivista Scientific Reports pone ancora una volta questi animali come preziosissimi alleati per una maggior comprensione sull’origine e l’evoluzione del linguaggio umano.

La loro capacità di pronunciare parole del nostro vocabolario, seppur in modo rudimentale, fa pensare che le basi neurologiche e anatomiche per il linguaggio potrebbero essere presenti anche in altre specie di primati, allargando quindi la platea di animali potenzialmente abili anche con la parola.

Questo ovviamente apre nuove prospettive sulla comprensione di quali siano le capacità comunicative degli altri animali ma, allo stesso tempo, lo studio potrebbe anche aiutare a sviluppare nuove tecniche per la riabilitazione del linguaggio in persone colpiti da disturbi comunicati.

Fonte | "Chimpanzee utterances refute purported missing links for novel vocalizations and syllabic speech" pubblicato sulla rivista Scientific Reports