Guidare un’auto intestata a un’altra persona: quando è legale e quando si rischiano multe

È possibile guidare un’auto intestata a un altro soggetto? Ecco cosa dice il Codice della Strada e in quali casi si rischiano sanzioni. Tutto quello che devi sapere.
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Redazione Video Ohga 22 Luglio 2025

Sì, in Italia è perfettamente legale guidare un’auto intestata a un’altra persona, purché il veicolo sia regolarmente assicurato e revisionato. Non è necessario che il conducente sia l’intestatario del mezzo, ma ci sono alcune situazioni specifiche in cui è obbligatoria una comunicazione alla Motorizzazione, pena una sanzione amministrativa.

Quando serve la comunicazione all’Archivio Nazionale dei Veicoli?

Secondo l’art. 94, comma 4-bis del Codice della Strada, è obbligatorio comunicare alla Motorizzazione l’utilizzo continuativo di un veicolo intestato a un altro soggetto per più di 30 giorni, nei seguenti casi:

uso esclusivo del veicolo da parte di un soggetto diverso dall’intestatario

veicolo aziendale assegnato a un dipendente in modo permanente

comodato d’uso prolungato (anche gratuito)

In questi casi, il nome dell'utilizzatore va registrato nell’Archivio Nazionale dei Veicoli (ANV), tramite una comunicazione agli uffici della Motorizzazione Civile.

Cosa succede se non si comunica l’utilizzo prolungato?

La mancata comunicazione può comportare una sanzione amministrativa da 705 a 3.526 euro, più il ritiro della carta di circolazione fino alla regolarizzazione.

È quindi fondamentale aggiornare i dati nei seguenti casi:

  • auto intestata a un familiare ma usata in via esclusiva
  • auto aziendale usata stabilmente da un dipendente
  • auto prestata per lunghi periodi a una persona diversa

Quando non serve alcuna comunicazione?

Non è necessaria alcuna comunicazione se:

  • l’uso è occasionale o saltuario
  • l’auto è condivisa in ambito familiare senza esclusività (es. moglie e marito che usano la stessa auto)
  • si tratta di un prestito momentaneo tra amici o parenti
  • In questi casi, anche se l’auto non è intestata al conducente, non si rischia alcuna multa.

Come comunicare l’uso esclusivo del veicolo

Per mettersi in regola, è sufficiente:

  • Compilare il modulo TT2120 per la registrazione dell’utilizzatore
  • Presentare la domanda presso la Motorizzazione Civile, allegando i documenti richiesti
  • Pagare i diritti di segreteria (16 euro) e l’imposta di bollo (16 euro)
  • La registrazione ha validità per tutto il periodo dichiarato di utilizzo esclusivo.

Cosa dice l’assicurazione?

Anche se si guida un’auto intestata a un altro soggetto, la copertura assicurativa resta valida, a patto che il conducente sia abilitato alla guida e non siano previste restrizioni sulla polizza (es. clausola “guida esclusiva” o “guida esperta”).

In caso di incidente, l’assicurazione copre normalmente i danni, ma è sempre bene verificare i dettagli contrattuali.

Guidare un’auto intestata a un altro è possibile, ma bisogna fare attenzione in caso di uso esclusivo e prolungato. In queste situazioni, è obbligatorio comunicare il nominativo del conducente alla Motorizzazione per evitare sanzioni. Per un uso occasionale o in ambito familiare, invece, nessuna comunicazione è richiesta.