I geoglifi del deserto di Atacama cancellati da moto e jeep

I geoglifi del deserto di Atacama sono un patrimonio culturale di inestimabile valore, ma sono minacciati dalle attività umane. È essenziale che vengano prese misure immediate per proteggere questi siti e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della loro conservazione. Solo attraverso uno sforzo collettivo sarà possibile preservare questi tesori per le future generazioni.
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Mattia Giangaspero 12 Novembre 2024

I geoglifi del deserto di Atacama situati a nord del Cile, sono uno dei patrimoni dell'archeologia mondiali. Si tratta di disegni che vennero creati dalle popolazioni pre-ispaniche tra i 3000 e 1000 anni fa e vennero utilizzate come delle cartine o sorte di mappe, per orientarsi lungo i paesaggi del deserto.

Negli ultimi anni, l'invasione di veicoli fuoristrada ha causato danni irreparabili a questi siti archeologici. Le immagini aeree pubblicate dalla Fundación Desierto de Atacama pubblicate sui social mostrano come le figure, alcune delle quali alte fino a quattro metri, siano state cancellate dal passaggio incessante di jeep, moto e ATV. Sotto accusa sono finite le gare di rally che si svolgono proprio lungo il deserto.

"È praticamente distrutto da motociclette e fuoristrada", ha affermato Jose Barraza, direttore generale dell'ufficio regionale del patrimonio nazionale.

Ha affermato che vari gruppi stanno cercando di preservare il sito per impedire ulteriori distruzioni, ma senza riportarlo al suo antico splendore, per dimostrare in futuro gli errori delle persone.

"Sarà un esempio che mostrerà alle generazioni future cosa non fare con la nostra eredità, non importa quanto doloroso o quanta rabbia, disagio o risentimento proviamo nei suoi confronti", ha affermato.

Angelo Araya, residente locale, afferma che la comunità sta collaborando con un museo locale e con le autorità per cercare di "porre fine alla distruzione".

L'obiettivo, afferma Araya, è impedire che motociclette e veicoli fuoristrada danneggino ulteriormente il sito e "rendere tutti consapevoli che questo non è solo un sito storico, ma che appartiene a tutti noi".