
L’80% dei rifiuti di plastica presente negli oceani arriva da spazzatura prodotta sulla terraferma, che nella stragrande maggioranza dei casi, giunge al mare dai fiumi. Ma non è tutto. Il 60% dei rifiuti di plastica nell’oceano può essere attribuito soprattutto a diversi Paesi del Sud-est asiatico. Alcune multinazionali della petrolchimica, hanno raccolto queste due stime, e si sono unite per intraprendere una battaglia contro l’inquinamento causato dalla plastica.
L’intesa tra i colossi del settore petrolchimico ha il nome di Alliance to end plastic waste (Aepw), ossia alleanza per mettere fine ai rifiuti di plastica e, tra le aziende aderenti, compaiono i nomi di Basf, Berry Global, Braskem, Chevron Phillips Chemical, Clariant, Covestro, Dow, Dsm, ExxonMobil, Formosa Plastics, Henkel, LyondellBasell, Mitsubishi Chemical, Mitsui, Nova Chemicals, OxyChem, Procter & Gamble, Reliance, Sabic, Sasol, Suez, Shell, Scg Chemicals, Sumitomo, Total, Veolia, Versalis (Eni) e PolyOne.
L’alleanza ha previsto un investimento di più di un miliardo di dollari per questa battaglia e nei prossimi 5 anni vorrebbe destinare 1,5 miliardi di dollari alla lotta contro i rifiuti di plastica dispersi nell’ambiente, soprattutto per trovare una soluzione all’enorme quantità di rifiuti che arriva agli oceani dai più grandi fiumi del mondo come l’Indo, il Gange o il Fiume Giallo.
Il problema, infatti, si evidenzia soprattutto nei Paesi Asiatici dove beni e consumi prima non accessibili, adesso di fatto lo sono; ma una tale disponibilità ha prodotto una quantità di rifiuti enorme come bottiglie e bottigliette, confezioni, flaconi e vestiti usati. In questi Paesi ancora non esiste un sistema consolidato di raccolta e riciclo dei rifiuti, e purtroppo il risultato è plastica che galleggia nei fiumi e finisce nel mare.
"Come è risaputo, i rifiuti di plastica sono un elemento estraneo agli oceani e a qualsiasi altro ambiente naturale – ha commentato David Taylor, Presidente dell’Aepw -. Siamo di fronte a una sfida globale seria e complessa, da affrontare con la massima rapidità e con una leadership forte. La nuova Alleanza rappresenta il massimo sforzo realizzato sino a oggi per dire basta ai rifiuti di plastica dispersi nell'ambiente".
L’obiettivo dell’alleanza è quello di mettere in piedi iniziative per ridurre al minimo e gestire la plastica, trovare soluzioni per riutilizzarla, evitarne la dispersione nell’ambiente. L’Indonesia, per esempio, sarà interessata dall’iniziativa STOP, realizzata per progettare e implementare soluzioni di economia circolare all'inquinamento da plastica di mari e oceani
Sarà rafforzato il programma Renew Oceans con l’obiettivo di sostenere il coinvolgimento e gli investimenti localizzati. Questo progetto, infatti, vuole concentrarsi sui 10 fiumi (Yangze, Indo, Fiume Giallo, Hai, Nilo, Brahmaputra Gange, Fiume delle Perle, Amur, Mekong e Niger) identificati come responsabili della stragrande maggioranza dei rifiuti provenienti dalla terraferma agli oceani ed è strutturato in modo da bloccare i rifiuti stessi prima che giungano in mare aperto. In una prima fase il progetto sosterrà la campagna Renew Ganga, volta a trovare soluzioni per riciclare la plastica e sostenuta anche dalla National Geographic Society.